Caraffe filtranti alla sbarra: tra un anno il processo

Il pm di Torino Guariniello contro Brita: "Ha immesso sul mercato prodotti pericolosi per la salute"

Caraffe filtranti alla sbarra: tra un anno il processo

Le caraffe filtranti andranno alla sbarra. Dopo un paio di anni di indagini, tra perizie e analisi, il pm di Torino Raffaele Guariniello ha chiesto e ottenuto il rinvio a giudizio per il rappresentante legale della Brita Italia con l’accusa di immissione sul mercato di prodotti pericolosi per la salute.

Sotto accusa c'è in particolare la caraffa modello Marella che rilascerebbe nell’acqua filtrata ioni di ammonio in quantità superiore al massimo di 5 milligrammi per litro consentiti. Dopo le indagini e l'esposto di Mineracqua - che aveva registrato cariche batteriche troppo elevate e valori anomali - la maggiore azienda di caraffe si era messa in regola e si è difesa sottolinando che il sistema di filtraggio non ha mai causato pericoli per la salute pubblica.

Ma secondo Guariniello sulle istruzioni del prodotto non sono mai stati segnalati gli effetti collaterali dovuti alla presenza di componenti come sodio e potassio in quantità superiori al consentito. Il processo si aprirà il 9 giugno 2015.

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