Carceri al collasso in Liguria, record di stranieri a Imperia

E' sovraffollamento nelle carceri liguri, con una popolazione detenuta, al 31 dicembre del 2018, pari a 1.490 unità, 370 in più rispetto alla capienza di 1.128 posti

Carceri al collasso in Liguria, record di stranieri a Imperia

Rischiano il collasso a causa del sovraffollamento le carceri liguri, con una popolazione detenuta (al 31 dicembre del 2018) pari a 1.490 unità, 370 in più rispetto alla capienza di 1.128 posti. Che le carceri liguri fossero sovraffollate, già si sapeva e il fenomeno accomuna un po' tutto il Paese. Il problema è che il numero dei detenuti in eccesso aumenta, ogni anno, sempre di più. Nel 2018, ad esempio, i detenuti in eccesso in Liguria risultano essere novanta in più rispetto all'anno precedente. E per quanto riguarda i singoli istituti di pena: a Imperia risulta esserci la maggiore percentuale di stranieri. A comunicare il bilancio è la segreteria ligure del Sappe, il sindacato della polizia penitenziaria.

Ecco i dati relativi alla popolazione carceraria neo sei istituti liguri. Genova Marassi: 730 detenuti, su una capienza di 546 posti; Sanremo: 256 detenuti su 238 posti; La Spezia: 220 detenuti su 150 posti; Imperia: 97 detenuti, su 53 posti; Genova Pontedecimo: 145 detenuti, si cui 73 donne, su una capienza di 96 posti, 43 dei quali nel reparto femminile.

L'unico istituto "stellato" risulta quello di Chiavari, in provincia di Genova, che a fronte di soli 45 posti ospita 42 detenuti quindi l'unico non sovraffollato. I detenuti stranieri sono 788. Il carcere d'Imperia detiene la percentuale più elevata di stranieri reclusi con il 67 per cento. Seguono: La Spezia (57,27%); Sanremo (54,12%); Genova Marassi (53,58%); Genova Pontedecimo (42,11%) e Chiavari (43,78%).

La popolazione straniera, inoltre, conta: 436 detenuti provenienti dai paesi africani, 206 dall'Europa, 112 dal continente americano e 34 da quello asiatico. La nazione più numerosa è il Marocco (200 detenuti); seguono: Albania (107) e Tunisia (80). "La caratteristica negativa delle carceri liguri è data dal sovraffollamento - spiega il segretario regionale ligure del Sappe, Michele Lorenzo - quest'ultimo dovuto alla chiusura del Provveditorato regionale che accorpandosi con quello del Piemonte ha di fatto costituito una macro Regione penitenziaria ed era prevedibile che questo causasse una ricaduta negativa sulla piccola Liguria. I dati odierni ci danno ragione".

Per il Sappe, tuttavia: "E' il disinteresse sul carcere di Savona, soppresso il 28 dicembre del 2015 a destare maggiore preoccupazione. L'effetto che produce il sovraffollamento delle carceri liguri, tranne Chiavari, è causa di una serie di eventi critici che inficiano la quotidianità operativa del poliziotto penitenziario e della sua incolumità". Trenta sono i tentativi di suicidio sventati nel 2018 dalla polizia penitenziaria.

Ecco il quadro degli eventi critici registrati nella carceri liguri, sempre nell'anno appena trascorso.

Azioni di autolesionismo (444); colluttazioni (343); ferimenti (46); scioperi dei detenuti (142); rifiuto del vitto (28); danneggiamenti a celle (167); proteste (295); proteste per le pessime condizioni di detenzione (50); proteste con battitura alle inferriate (127); rifiuti di rientrare nelle celle (11). E poi: un evaso dal permesso; un evaso dalla licenza premio e un evaso dall'attività lavorativa esterna. Da segnalare anche quattro morti per suicidio.

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