
Sono passati 36 anni da una delle rivoluzioni che ha cambiato per sempre il mondo dei videogiochi. Il 21 aprile 1989, Nintendo ha lanciato in Giappone il primo Game Boy, la console portatile di maggior successo nella storia. Non il primo dispositivo del suo genere a cartucce, quel titolo spetta al Microvision di Mattel, ma l’unica a essersi imposta nell’immaginario collettivo e come icona degli anni ’90 e oltre.
L’uscita del Game Boy nel Paese nipponico è stata un trionfo grazie alla sua line-up di giochi, come Super Mario Land, Yakuman, Alleyway e Baseball. Altrettanto successo ha ottenuto in Europa e America, dove la console è stata venduta assieme al celeberrimo Tetris, la cui cartuccia è uscita nel 1990 in Giappone. E proprio grazie ai blocchetti colorati, il prodotto Nintendo è riuscito a stregare anche un pubblico lontano dalle sue console precedenti e a vendere in poco tempo decine di milioni di copie.
Nel 1996, arriva la svolta: Pokemon Rosso e Verde sono dei successi immediate e, nel suo settimo anno di esistenza, il Game Boy vive una nuova età dell’oro commerciale. Alla fine della loro esistenza, le console di questa “famiglia” (Game Boy, Game Boy Pocket e Game Boy Color) hanno piazzato 118 milioni di copie in tutto il mondo, sconfiggendo i prodotti della concorrenza come Game Car e Atari Lynx, consolidando l’azienda nipponica come vera leader del gaming portatile. Un titolo, questo, retto negli anni successivi dal Game Boy Advance, dal Nintendo DS e oggi da Nintendo Switch.
L’unico punto debole dell’amato Game Boy è sempre stato lo schermo monocromatico, negli anni in cui i rivali come Game Gear sfruttavano già un display a colori, a discapito però dell’autonomia: 2-3 ore con sei pile stilo contro le oltre 20 della console Nintendo con quattro batterie.
Al di là di questo difetto, il Game Boy si è creato un trono da cui nessuno è mai riuscito a scalzarlo e che è ancora in piedi grazie ai tantissimi appassionati del
retrogaming, che grazie agli emulatori riescono a rivivere i ricordi della loro infanzia o, se più giovani, a calcare per la prima volta i pixel di titoli che hanno scritto la storia dei videogiochi.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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