Ha continuato a spacciare nella sua casa di Carrara, nonostante il fatto che si trovasse agli arresti domiciliari.
Per questo motivo un marocchino di 28 anni è stato arrestato mercoledì pomeriggio insieme alla sua compagna di nazionalità italiana. La coppia, già nota alle forze dell’ordine per reiterai episodi di spaccio, nascondeva la droga dietro le mattonelle della cucina. Un tentativo che non ha permesso comunque ai due di eludere le verifiche degli agenti durante il blitz di due giorni fa.
Sono stati i carabinieri della stazione di Avenza (Carrara) a presentarsi alla porta dell’appartamento del marocchino. Quest’ultimo si trovava costretto ai domiciliari dall’inizio dell’anno, dopo che gli stessi militari avevano scoperto, proprio nel suo appartamento, una ventina di dosi preconfezionate di cocaina. Fu denunciata allora anche la sua compagna 46enne, ritenuta complice dell’attività di spaccio.
Secondo alcune segnalazioni ricevute dai carabinieri, tuttavia, la coppia aveva continuato a spacciare anche dopo la condanna. Ragion per cui i militari hanno deciso di verificare di persona se ci fosse una qualche consistenza nei loro sospetti. Quando si sono presentati ai due, manifestando l’intenzione di perquisire la casa alla ricerca di sostanze stupefacenti, gli uomini in divisa hanno da subito notato nei soggetti una certa agitazione. I controlli sono andati avanti senza portare ad alcun risultato, almeno fino all’arrivo in cucina. Qui i carabinieri hanno notato alcune mattonelle sbeccate e fuori posto, particolari che hanno attirato immediatamente la loro attenzione. Effettivamente nell’intercapedine del muro era occultato qualcosa, che i militari hanno portato alla luce dopo aver operato con un martello ed uno scalpello. Dal foro ricavato, questi ultimi hanno estratto mezzo panetto di hashish, del peso di 50 grammi, inchiodando di fatto i due.
Per entrambi sono dunque scattate le manette, con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti in concorso.
Visti i precedenti, il Pm ha determinato per il 28enne marocchino la detenzione nelle camere di sicurezza della caserma di Carrara. La compagna di 46 anni, avendo dei figli piccoli a carico, se l’è invece cavata coi domiciliari.
Nella mattinata di ieri il processo di convalida, tenutosi nel tribunale di Massa: l’arresto è stato ratificato, ma l’udienza rimandata a dicembre. Per il momento, comunque, la 46enne è stata rimessa in libertà, mentre il compagno marocchino è tornato ai domiciliari.
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