Caso Meredith: legale di Amanda: "Non tornerà In Italia"

Per i giudici americani estradare la ragazza sarebbe incostituzionale. Ma l'interpretazione solleva dubbi

Amanda Knox in lacrime in una foto d'archivio
Amanda Knox in lacrime in una foto d'archivio

Un esercizio sterile, forse spinto da un intento vendicatorio. Anne Bremner, avvocato di Amanda Knox, spiega al Sunday Express tutti i suoi dubbi sugli sviluppi successivi alla nuova sentenza sul caso Meredith, che ha annullato le assoluzioni della ragazza e dell'allora fidanzato Raffaele Sollecito.

Il punto sollevato dall'avvocato è principalmente uno: qualsiasi cosa accada la Knox "non sarà estradata". In Italia non ci torna, prima di tutto perché "è innocente". E poi perché, "qualsiasi cosa la corte decida", ha "trovato un fidanzato, sta completando gli studi all'università di Washington e provando ad andare avanti. Finché non è stato chiesto un nuovo processo".

Un altra questione sollevata dal legale è quella del ne bis idem, tradotto nel diritto dei paesi di common law come principio del double jeopardy. La regola, contenuta nel quinto emendamento della costituzione americana, stabilisce che "per una stessa colpa nessuna persona sarà giudicata due volte o condannata a pena".

Dichiarazioni che comunque sollevano dubbi anche negli Stati Uniti sull'interpretazione del principio. Sempre il Sunday Express cita l'opinione di un professore di legge dell'università di Washington, che esprime perplessità sull'opinione dell'avvocato, visto che la Knox non è mai stata giudicata per omicidio o ritenuta innocente per lo stesso capo d'imputazione negli Stati Uniti.

Dunque se un nuovo processo

in Cassazione - dice l'avvocato Bremner - dovesse dichiarare colpevole Amanda, agli occhi dell'America questo non cambierebbe nulla. "Rimettere Amanda nelle mani degli italiani sarebbe, semplicemente, anticostituzionale".

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