Caso Moro, giallo della moto in via Fani. Pg avoca a sé l'inchiesta

La notizia è emersa a margine di un’audizione del Procuratore generale di Roma, Luigi Ciampoli avvenuta davanti al Copasir

Caso Moro, giallo della moto in via Fani. Pg avoca a sé l'inchiesta

Nuovo capitolo del caso Moro. Il procuratore generale di Roma, Luigi Ciampoli, ha avocato a sé l’inchiesta svolta dalla procura della Capitale, in merito a una ipotetica presenza a bordo di una moto Honda di uomini dei Servizi segreti durante il sequestro dello statista Dc, avvenuto il 16 marzo 1978. Lo ha riferito lo stesso magistrato nella sua audizione di oggi al Copasir. Parlando al Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica, il pg Ciampoli ha spiegato di aver acquisito le carte dalla procura di Roma. Atti e notizie su cui il magistrato è già al lavoro.
Ciampoli ha assicurato che entro fine aprile, al massimo metà maggio, tornerà a riferire al Copasir le sue valutazioni. Nel corso dell’audizione di oggi, il pg ha ripercorso le indagini sul sequestro e sull’omicidio del politico. Un faro di speciale attenzione sul caso Moro, quello che il Copasir ha deciso di tenere acceso dopo le parole di Enrico Rossi, l’ispettore di Polizia in pensione che ha riaperto il dibattito sulla vicenda riferendo l’esito di una sua inchiesta che tira in ballo anche un presunto coinvolgimento di uomini dei servizi segreti in via Fani, a bordo della moto Honda presente sulla scena del sequestro di Moro.

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