La Cei è critica sulla tipologia di flat tax presente all'interno del "contratto di governo" stipulato tra MoVimento 5 Stelle e Lega di Matteo Salvini.
I vescovi italiani hanno fatto notare l'importanza della "progressività" in materia di riforma fiscale. Nell'appello generale che il cardinal Gualtiero Bassetti ha voluto rivolgere oggi ai cattolici italiani si legge dell'esistenza di principi ritenuti irrinunciabili. Tra questi, appunto, quello di una concezione progressiva della tassazione. Il cardinale si è augurato che l'intervento programmato per il futuro non interessi proprio tutti, ma solo le fasce più deboli: "Non tagli per tutti genericamente ma per le fasce per le quali è necessario", ha specificato.
"Vigileremo - ha aggiunto il porporato italiano - saremo coscienza critica, abbiamo dei principi irrinunciabili: la centralità dell'uomo, il lavoro come elemento fondante della dignità, il rispetto della Costituzione, la scelta chiara per la democrazia e per l'Europa". Segnale di stop, quindi, in caso di promozione di tematiche considerate genericamente "populiste". Non ci sarebbe da meravigliarsi se, in caso di legiferazione sugli aspetti citati, l'episcopato italiano facesse un'opposizione esterna all'esecutivo guidato dal professor Giuseppe Conte. Quella della Cei non sembra essere una chiusura tutti gli effetti ma, appunto, una segnale di distanza in relazione ad alcune tematiche. La visione sulla gestione dei fenomeni migratori su tutte.
Bassetti ha anche richiamato il governo a tassare in maniera quantitativamente maggiore le attività speculative.
Due Congregazioni, qualche giorno fa, hanno rilasciato un documento molto critico nei confronti del modello economico in voga nel mondo contemporaneo. Il testo del Vaticano, che richiama in qualche modo Laudato Sì di Papa Bergoglio, ha sottolineato la necessità di tassare le transazioni offshore per combattere la fame.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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