Il Cile contro l'obesità: "No a Kinder e fast food"

In Cile quasi un abitante su due è obeso: il governo sceglie di vietare i cibi ipercalorici pubblicizzati ai bambini tramite premi e sorprese

Il Cile contro l'obesità: "No a Kinder e fast food"

Il Cile ha deciso di mettere al bando le merendine e i cibi ipercalorici, a partire dal celeberrimo Ovetto Kinder e dal famosissimo "Happy Meal" della catena di fast food McDonald's nell'ambito di una grande campagna nazionale contro l'obesità.

In base alla "Ley de Etiquetados" (Legge sulle etichette, ndr), lo Stato sudamericano introduce una serie di limitazioni alla vendita e alla distribuzione fra i giovanissimi di tutti quegli alimenti confezionati in cui sono stati aggiunti zuccheri, calorie, sodio e grassi saturi in quantità superiori alle indicazioni del ministero della Salute.

In particolare sarà vietato pubblicizzare questi cibi ai minori di 14 anni, offrendoli gratis per scopo promozionale o allettando i giovani consumatorio con regali, adesivi, concorsi a premi o sorprese: è questo il caso dei due prodotti di Kinder e McDonald's. Questi prodotti saranno inoltre banditi dalle scuole, dove verranno invece rimpiazzati da distributori di cibi e frutta.

Infine i prodotti messi al bando nelle scuole potranno essere venduti liberamente solo se le confezioni saranno contrassegnte da un grande esagono nero con l'indicazione degli zuccheri o dei grassi saturi aggiunti.

L'obesità: piaga della società del Cile

Il provvedimento del governo di Santiago è volto a combattere quella che in Cile è diventata una vera e propria piaga sociale: l'obesità.

Nel 2010 gli obesi erano 8,9 milioni, quasi la metà della popolazione totale, mentre il 12% dei cileni soffre di diabete.

L'obesità infantile, in particolare, sta raggiungendo livelli da record: il Cile è il primo Paese del Sudamerica per bambini obesi e il sesto a livello globale.

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