Abusi sessuali, violenze psicologiche e mala gestione economico finanziaria: la "setta" peruviana è stata commissariata. La Congregazione per gli Istituti di vita consacrata e le Società di vita apostolica, infatti, sono intervenute sul "Sodalitium Christianae Vitae" (Sodalizio di Vita Cristiana), che si trova in Perù, ma che era riuscito nell'opera di allargarsi in buona parte del sud America. Una nota della sala stampa del Vaticano, poi, ha sottolineato l'esistenza di una nomina, quella del nuovo commissario apostolico del Sodalizio che è il mons. Noel Antonio Londoño Buitrago, vescovo di Jericó, in Colombia. Con questo intervento, insomma, sono stati rimossi i vertici precedenti.
Papa Francesco – come si legge sulla Sir – "ha seguito con preoccupazione tutte le informazioni che, da diversi anni, arrivano alla Congregazione per gli Istituti di vita consacrata e le Società di vita apostolica sulla situazione del Sodalizio di Vita Cristiana" e "ha mostrato di essere particolarmente attento alla gravità delle informazioni che riguardano il regime interno, la formazione e la gestione economico-finanziaria, motivo per il quale ha chiesto con insistenza al dicastero un’attenzione particolare". L'aspetto centrale della vicenda, però, sembra essere un altro: "si sono sommate recentemente le serie misure adottate dall’autorità giudiziaria peruviana nei confronti di Luis Fernando Figari - si legge nella nota della Santa Sede -. E ancora: "Dopo una approfondita analisi di tutta la documentazione, il dicastero ha emanato il Decreto di commissariamento".
Luis Fernando Figari è il fondatore del "Sodalizio" in questione. Cinque ex membri di quella che da alcuni è considerata una vera e propria "setta" avevano denunciato Figari e altre persone appartenenti all'organizzazione per sequestro di persona, coospirazione criminale e assalto. Le accuse relative agli abusi sessuali, invece, non sarebbero state formalizzate solo perché prescritte. Un "Sodalizio", però, che era riuscito a trovare spazio anche all'interno delle gerarchie ecclesiastiche: "Riconosciuto da vescovi e cardinali - si legge su La Stampa - l’apice della notorietà del Sodalicio è stata il 3 giugno 2006 quando, alla vigilia della solennità di Pentecoste, Figari è stato uno dei leader del ristretto gruppo di movimenti ecclesiali a prendere la parola davanti a Benedetto XVI. Mentre avveniva tutto questo - prosegue l'articolo citato - molti membri interni della comunità vivevano un inferno, vittime di atti sessuali, di schiavitù, richieste stravaganti, violenza verbale e psicologica. L’elenco degli abusi commessi da Figari tra il 1975 e il 2009 include violenze contro minori e adulti, manipolazioni con intenzioni sessuali, insulti e umiliazioni. In tutti i casi, le vittime erano giovani in formazione". Fonti della Santa Sede, intanto, avrebbero informato che i nuovi vertici della Commissione vaticana che si occupa di contrastare la pedofilia saranno nominati proprio durante la visita pastorale del pontefice in Perù, che è prevista per la prossima settimana.
Per quanto riguarda il "Sodalizio", ancora, nel dicembre del 2017 era intervenuta anche l'autorità pubblica peruviana che aveva richiesto la carcerazione preventiva per Figari e per altri membri della "setta". Figari, comunque, era già stato allontanato dal "Sodalicio" in qualità di persona "non gradita". La rete l'Abuso ha definito l'organizzazione un "istituto degli orrori".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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