Consumi in picchiata. La ripresa che millanta il governo continua a latitare e gli indicatori economici fotagrafano ancora una situazione di profonda crisi per il Paese. Dopo il calo dei dati sulle costruzioni, precipitano ancora i consumi. Secondo l’indicatore di Confcommercio, si è verificata una diminuzione dello 0,1% rispetto a gennaio. Su base annua, c’è stato invece un rialzo nell’ordine dello 0,1%. Il contesto, sostiene Confcommercio, è sempre quello di un prfilo di crescita "modesto" con un’evoluzione che, "seppure in contenuto miglioramento dall’estate del 2016, appare molto debole e inadeguata a produrre stimoli significativi alla ripresa".
Gli esperti di Confcommercio spiegano che "questa situazione ha portato, anche a febbraio, ad un deterioramento della fiducia delle famiglie. I giudizi e le aspettative dei consumatori hanno registrato un peggioramento di tutte le componenti: dalla situazione economica del paese, a quella personale, alle prospettive future. La perdita di fiducia da parte delle famiglie riflette anche il progressivo aumento dell’indice macroeconomico di disagio sociale, (MIC - Misery Index Confcommercio), che si è infatti attestato, a gennaio 2017, sul valore più elevato dell’ultimo anno e mezzo. Leggermente più positiva appare la situazione sul versante delle imprese. A febbraio il miglioramento del sentiment ha riportato l’indice di fiducia poco al di sotto dei valori di fine 2015.
L’ottimismo è più accentuato tra gli operatori del commercio al dettaglio e gli imprenditori del manifatturiero, mentre è risultata stabile la fiducia degli imprenditori delle costruzioni e dei servizi di mercato".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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