Emergono nuovi retroscena dai verbali che riguardano la difesa di Carlo De Benedetti davanti alla Consob. Dalle sue parole emerge una sorta di "Gattopardo" dell'estiblishment che rivendica il suo potere. E così in uno dei verbali pubblicati da La Verità l'Ingegnere parla del suo rapporto con il governatore della Banca d'Italia, Ignazio Visco: "L'ho incontrato per parlare di problemi generali, però ecco anche nella mia veste di presidente dell’Espresso mi interessa sapere che cosa pensi la Banca d’Ita - lia, e anche loro credo che abbiano interesse a vedere me, perché sono l’ultimo grande vecchio che è rimasto in Italia, ecco", spiega De Benedetti. Poi aggiunge: "Insomma io ho cominciato un po’ prima di quelli che erano i miei colleghi, cioè Agnelli, Pirelli, a parte Gardini che si è sparato, ma diciamo facevamo parte di un certo establishment che oggi non c’è più; l’unico superstite per ragioni anagrafiche, perché ero entrato in quel giro di persone più giovane; a 40 anni Agnelli mi aveva chiamato a fare l’ammi - nistratore delegato della Fiat - che non è proprio una cosa normale - per cui sono entrato un po’ più giovane e mi sono trovato a essere l’unico perché gli altri sono morti, ecco. Non per merito ma per decorrenza dei termini, come si dice".
"Renzi di economia non capisce nulla"
Poi emergono anche alcuni particolari sull'ex premier Matteo Renzi e un giudizio sulle capacità dell'attuale segretario del Pd: "A Renzi interessano le cose più di quadro generale. Un po’perché di economia capisce onestamente poco, cioè non è la sua specialità, e un po’ perché, secondo me, non gli interessa neanche molto, cioè gli interessa di più la politica, lui è un uomo politico, veramente!". Ma dal verbale emerge anche la circostanza in cui lo stesso Renzi chiede consigli diverse volte a De Benedetti: "Sono diventato l'advisor gratuito, saltuario e senza impegni. Con il diritto di dirgli che era un cazzone quando - chiedo scusa alle signore - mi sembrava fosse il caso. Sono cose che faccio". Poi l'Ingegnere risponde a chi in Consob gli chiede di altri incontri o di altri colloqui sul tema delle Popolari con altre personalità.
I colloqui con Ezio Mauro
De Benedetti risponde senza esitazioni: "Con Ezio Mauro: il direttore, l’ex direttore di Repubblica".
Infine proprio su Mauro fa retromarcia e nega di averlo informato in anticipo della vicenda popolari: "Non sono sicuro di averlo incontrato. Però a Mauro delle cose economiche e finanziarie non gliene fotte nulla proprio come sua mentalità per cui non parlo mai con lui quando c’è qualcosa perché parlo con Fubini o qualcunodella parte economica".
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