"Contro i jihadisti noi agenti armati con solo un caricatore"

Per le forze dell'ordine vige il divieto di portare il secondo caricatore. Disarmati ai tempi del terrorismo. Ma ora qualcosa sembra cambiare

"Contro i jihadisti noi agenti armati con solo un caricatore"

I terroristi colpiscono armati di kalashnikov, i nostri poliziotti e carabinieri rispondono con le pistole. Scariche. Sono queste le falle dei servizi di sicurezza nazionali che il ministro Alfano e il dipartimento di Pubblica Sicurezza stanno cercando di rattoppare.

Quasi un anno fa, a settembre 2015, Il COSNAP (Confederazione Sindacale Autonoma di Polizia) chiedeva alle istituzioni governative di raddoppiare le munizioni a disposizione degli agenti in servizio. Attualmente i poliziotti e carabinieri, che usano la Beretta calbro 9, possono fare affidamento solo su 15 colpi. Pochi, se si considera che dall'altra parte potrebbero trovarsi sanguinari jihadisti con in mano armi da guerra che sparano anche 600 colpi al minuto.

I poliziotti e carabinieri col doppio caricatore

Ebbene, dopo anni di battaglie, ora qualcosa sembra muoversi. Nei giorni scorsi il titolare del Viminale esortato gli agenti fuori servizio a portare in giro la pistola di ordinanza. E le dichiarazioni di Alfano hanno scatenato i commenti tra gli addetti ai lavori. La reazione, scrive il sito specializzato Infodifesa, è riassumibile così: "Ci vogliono armati - scrivono molti poliziotti - ma non possiamo avere un proiettile in più nel secondo caricatore sennò ci denunciano".

Il dibattito si concentra proprio su questi tre punti: permettere a tutti di portare le armi anche quando non si è in servizio, la concessione del porto d'armi (che molti prefetti negano ai poliziotti) e dotare gli agenti del secondo caricatore.

"A seguito della incessante attività della Consap - si legge nella nota - mirata a ottenere per il personale della Polizia di Stato dotazioni sempre più moderne ed efficienti, siamo venuti a conoscenza che il Dipartimento della Pubblica Sicurezza, Direzione Centrale Affari Generali, recependo ( seppure in ritardo...) la nostra esplicita richiesta di fornitura del secondo caricatore per la pistola d'ordinanza, al fine garantire maggiore sicurezza degli operatori e il più efficace svolgimento dei servizi istituzionali in questo particolare momento storico, ha diramato una circolare che avvia un monitoraggio delle esigenze dei singoli uffici volto a verificare la possibilità della successiva assegnazione del secondo caricatore, come dotazione di reparto con assegnazione individuale, al personale in servizio presso uffici e reparti che, per la peculiarità del servizio svolto, si trovi esposto a maggior rischio".

Lo stesso vale per i carabinieri. Alcuni reparti, scrive la rappresentanza militare, saranno "dotati del secondo caricatore corredato da ulteriori 15 cartucce" e "di una apposita custodia che permetterà loro di portare al seguito l'ormai indispensabile munizionamento di scorta".

Insomma, sembra che ora le

cose stiano cambiando. Ma - si chiedono i poliziotti - è possibile che siano dovuti servire gli attentati che hanno insanguinato l'Europa per far capire che 15 proiettili sono pochi per fermare qualsiasi azione criminale?

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