Coprifuoco anticipato alle 20 e negozi chiusi: ipotesi nuove restrizioni

Se la curva epidemiologica dovesse peggiorare queste potrebbero essere le nuove misure restrittive contenute nel Dpcm di marzo

Coprifuoco anticipato alle 20 e negozi chiusi: ipotesi nuove restrizioni

Il nuovo Dpcm dovrà tenere conto della curva epidemiologica e degli ultimi dati. Quello che preoccupa maggiormente sembra essere il numero dei letti occupati nei reparti di terapia intensiva, ben 2.475, con 232 nuovi ingressi registrati nella sola giornata di ieri, giovedì 4 marzo. L’allarme scatterà però al raggiungimento dei 3.000 e non manca poi così tanto. Negli ultimi giorni si è vista anche una risalita veloce della curva, un altro dato che non va certo sottovalutato.

La terza ondata è iniziata, come hanno affermato diversi esperti, e il governo ha fatto richiesta a governatori e sindaci di provvedere a lockdown mirati nelle zone dove si registrano focolai. Se i dati continueranno a peggiorare si penserà a chiusure a livello nazionale. Il che non dovrebbe però voler dire un lockdown per tutta l’Italia. Le ipotesi sul tavolo potrebbero essere diverse, tutte volte a limitare gli spostamenti non necessari e i contatti tra la popolazione. Come riportato dal Corriere, i ministri della Salute Roberto Speranza e degli Affari regionali Mariastella Gelmini continuano a ripetere che “i prossimi quindici giorni saranno decisivi, dobbiamo monitorare l’effetto delle ordinanze sul cambiamento di fascia”. Insomma, ci giochiamo tutto in due settimane.

Mini lockdown

Il nuovo Dpcm che entrerà in vigore da domani sabato 6 marzo e avrà validità fino al 6 aprile, con le vacanze pasquali comprese, non prevede nuove chiusure, soprattutto per quanto riguarda regioni e comuni in zona gialla. A rimetterci sono in particolare gli spostamenti, che restano vietati anche il giorno di Pasqua e Pasquetta, giorni ritenuti ad alto rischio anche per il fatto che saremo già in primavera e quindi con temperature più miti. Per cercare di prevenire il rischio di diffusione del virus, e delle sue varianti, le ordinanze che riguardano le aree in zona rossa dovranno essere estese ai comuni vicini. In modo da rendere ancora più potenziate le restrizioni ricorrendo anche alla fascia di colore arancione scuro, nella quale le scuole restano chiuse. A preoccupare sono le varianti, soprattutto quella inglese, che sembra colpire soprattutto i più giovani: si registra infatti una impennata di positivi nella fascia di età compresa tra i 10 e i 19 anni. Sperando che ricorrere al Didattica a distanza serva.

Esercizi commerciali

Se questo non dovesse bastare si potrà allora pensare di chiudere alcuni negozi. Come ha detto la Gelmini rivolgendosi ai presidenti di Regione durante la riunione dalla scorsa settimana:“Ci chiedete di chiudere le scuole, ma tenete aperti i centri commerciali e questo è un controsenso”. Nelle aree in zona rossa sono i barbieri, i parrucchieri e i centri estetici. Se i dati dovessero peggiorare potrebbero venire chiusi altri esercizi commerciali.

Coprifuoco anticipato

Sul tavolo anche la possibilità di anticipare di due ore, quindi alle 20, il coprifuoco, che adesso scatta alle 22 e prosegue fino alle 5. Per il momento è solo un’idea, tutto dipenderà dalla pressione sulle strutture ospedaliere dei prossimi giorni.

Spostamenti e visite a parenti e amici

Nuovi divieti potrebbero riguardare anche gli spostamenti non necessari per necessità di lavoro, salute o emergenza. Anche le visite a parenti e amici potrebbero venire limitate. In zona rossa è già vietato.

E anche in Lombardia, dove a partire dalla scorsa mezzanotte la Regione è entrata in zona arancione scuro, su ordinanza firmata dal governatore Attilio Fontana. Questa restrizione potrebbe presto coinvolgere tutta l’Italia, a esclusione delle zone gialle e di quella bianca della Sardegna.

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