Coronavirus, il governo è pronto anche a requisire gli alberghi

Carta bianca alla Protezione civile. E i processi potranno essere fatti in videoconferenza. Oltre ai 20mila assunti in sanità

Coronavirus, il governo è pronto anche a requisire gli alberghi

Quando il gioco si fa duro i duri adottano un piano choc per cercare di affrontare l’emergenza coronavirus. Nel decreto approvato dal cdm si danno ampi poteri organizzativi alla Protezione civile, anche di requisire alberghi e strutture private fino al 31 luglio, o almeno fino a fine emergenza. Gli uffici giudiziari saranno fermi per due settimane e i processi avverranno in video conferenza. Verranno inoltre assunti 20mila sanitari, tra medici, infermieri e operatori. Ma andiamo per ordine.

Pieni poteri in emergenza coronavirus

Il consiglio dei ministri è durato circa due ore e mezza, durante le quali sono stati approvati nuovi decreti per cercare di far fronte all’emergenza coronavirus. Intanto vengono dati i pieni poteri alla Protezione civile che potrà requisire alberghi per creare aree di quarantena per i soggetti affetti da Covid-19. Come si legge nel testo: “Il Prefetto territorialmente competente, sentito il Dipartimento di prevenzione territorialmente competente, può requisire strutture alberghiere idonee ad ospitare persone in sorveglianza sanitaria e isolamento fiduciario o in permanenza domiciliare laddove non possano essere attuate presso il domicilio della persona interessata”.

Vi è comunque una distinzione tra requisizione in uso e quella in proprietà, i beni “consumati o alterati” potranno essere requisiti dalla Protezione civile solo in proprietà. La requisizione d’uso può durare al massimo sei mesi, dopo i quali il bene deve essere restituito o altrimenti trasformarsi in esproprio. Come si legge nella bozza, “l'indennità è pari, per ogni mese o frazione di mese di effettiva durata della requisizione, a un sessantesimo del valore calcolato per la requisizione in proprietà”. Trascorsi i sei mesi, l’indennità sarà pari al 100% del valore. Qualora vi siano ricorsi, le esecuzioni delle requisizioni non potranno essere sospese.

Per i reparti di terapia intensiva sono in arrivo 5mila impianti di ventilazione assistita, che verranno acquisite direttamente dalla Protezione civile con procedure semplici e veloci. Sono anche previste 20mila nuove assunzioni riguardanti la sanità, tra medici, infermieri e operatori. I medici con contratto di almeno due anni saranno 5mila, 10mila gli infermieri e 5mila gli operatori socio-sanitari, assunti tramite un contratto a termine più breve. La distribuzione dei neo assunti dipenderà dalle varie richieste regionali. Per esempio il Piemonte ha fatto richiesta di 700 medici, 2mila infermieri e 2mila operatori sanitari. Numeri superiori rispetto alle richieste di Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna.

La giustizia potrebbe fermarsi

La giustizia potrebbe fermarsi fino al 31 maggio. Sarà decisione del capo dell’ufficio giudiziario la sospensione o meno, che scatterà però automaticamente nel caso in cui vi siano emergenze epidemiologiche certificate. A parte alcune eccezioni, le udienze civili e penali dovranno slittare a giugno.

Quelle invece urgenti, come le udienze su misure cautelari, quelle sulla convalida di arresti o fermi nei procedimenti che riguardano detenuti e imputati minorenni, le convalide di espulsioni dei migranti, non verranno rinviate. Stessa cosa anche per le udienze riguardanti i minori. I processi verranno comunque celebrati a porte chiuse.

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