Gite scolastiche cancellate, eventi e manifestazioni che si fermano, turisti stranieri che guardano con preoccupazione all'Italia: il coronavirus ha messo in ginocchio l'intero settore turistico del Paese. "La situazione è fuori controllo e di una gravità assoluta. Noi ci aspettiamo un intervento forte e mirato del Governo - ha spiegato all'agenzia Ansa la presidente di Fiavet, Ivana Jlenic - perché le imprese turistiche (che muovono il 13% del pil di questa nazione) non possono essere lasciate da sole. Se crolla il turismo, non ce n'è più per nessuno".
Negli ultimi giorni sono arrivate migliaia di disdette. E così le settimane bianche, le feste di Carnevale e le vacanze di Pasqua senza turisti danneggeranno gli albergatori di tutta Italia. "È un momento estremamente difficile per il mondo delle agenzie di viaggio e i tour operator - ha continuato Ivana Jlenic, come riporta il Messaggero -, il sistema si sta semiparalizzando tra la psicosi che si è sviluppata e i vari timori delle notizie che si rincorrono la situazione è piuttosto critica. Innanzitutto c'è il blocco delle gite scolastiche che ormai è supportato dal decreto legge emesso dal Governo e quindi sta già bloccando un intero settore. Poi perdura lo stop dei viaggi da e per la Cina e in più c'è anche la ripercussione della paura trasversale che sta assalendo i viaggiatori per i viaggi all'estero in genere".
In diversi Paesi stranieri si è sviluppata una forma di psicosi: molti sono infatti i governi che stanno sconsigliando ai propri cittadini di recarsi in Italia. "L'informazione è martellante - ha spiegato la presidente di Fiavet -. Ma in Italia siamo 60 milioni e abbiamo un efficientissimo sistema sanitario e anche una straordinaria attività di ricerca scientifica. All'estero la percezione è molto distorta". Non sono però solo gli stranieri. Anche gli italiani stanno cancellando vacanze già prenotate per i prossimi mesi.
A manifestare preoccupazione anche Federturismo. "Le ultime gravi notizie relative alla diffusione del Coronavirus nel nostro Paese hanno messo in ginocchio l'industria del turismo italiano", hanno dichiarato dall'Associazione che ha inviato una lettera al premier Giuseppe Conte. "Anche nel caso di una rapida soluzione del problema per il nostro settore la stagione è compromessa: oltre alle migliaia di cancellazioni, si aggiungono le mancate prenotazioni per tutto il secondo semestre 2020, normalmente già a buon punto in questa parte dell'anno".
"Alla luce di questi recenti sviluppi e a nome di un comparto che rappresenta il 10% del Pil e oltre 4 milioni di lavoratori abbiamo scritto al Presidente del Consiglio dei Ministri, Giuseppe Conte, chiedendo lo stato di crisi
per il settore del turismo e di attivare tutte le misure di supporto a tutela dei posti di lavoro e della vita stessa delle nostre imprese", ha spiegato la vice presidente di Federturismo Confindustria, Marina Lalli.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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