Stavano celebrano una festa di compleanno in barba al rischio di epidemia per coronavirus. Sedici studenti Erasmus sono stati esplusi dall'università di Sassari per quanto compiuto. Si tratta di ragazzi di età compresa tra i 21 e i 26 anni. Come si legge dall'agenzia Ansa, la festa si stava svolgendo sul tetto di un palazzo. A stabilire la fine dell'Erasmus per gli studenti è stato il decreto di interruzione immediata della loro esperienza di mobilità in città. Il decreto è stato firmato da Massimo Carpinelli, rettore dell'università di Sassari. Provvedimento notificato, in seguito, agli interessati ed alle loro università di appartenenza. I ragazzi provengono da diverse università della Penisola iberica: Granada, Cordoba, Barcellona, Alcalà de Henares, Saragozza, Burgos, Cantabria, Castilla la Mancha, Valencia e Leòn.
Coronavirus, espulsi 16 studenti spagnoli dall'università di Sassari
I 16 studenti spagnoli espulsi dall'università si trovavano a Sassari per i programmi Erasmus ed Erasmus+ di mobilità studentesca ai fini di studio e tirocinio. È stato il sindaco della città, Nanni Campus, ad informare il rettore Massimo Carpinelli dell'episodio svolto in barba alle disposizioni da parte del governo Conte che vietano severamente assembramenti, soprattutto se svolti per motivazioni futili. Il primo cittadino di Sassari, deluso per il comportamento da parte degli studenti iberici, ha definito quanto accaduto "un fatto grave". I giovani responsabili dell'assembramento sono stati identificati tramite un drone e immediatamente denunciati.
Nanni Campus ha sottolineato: "Si sono spostati dalle loro case, in diversi quartieri cittadini. Hanno avuto una reazione sprezzante verso i condomini e hanno mostrato inconsapevolezza della gravità della loro condotta". Inoltre, secondo quanto dichiarato da Campus, i ragazzi "hanno mancato di rispetto all'Ateneo che li accoglie e alla nostra comunità cittadina". Carpinelli, fortemente rammaricato per quanto accaduto, ha preso atto "con dispiacere e rammarico degli atti compiuti nonostante l’accoglienza loro riservata dalla città e dall’Università". Carpinelli ha mostrato dispiacere "anche per la luce negativa che queste azioni gettano sulla condotta dei tanti studenti internazionali che quotidianamente partecipano responsabilmente alle attività formative dell’Università e a quelle culturali offerte dalla città".
Da precisare come gli agenti di polizia sono intervenuti dopo le continue lamentele dei residenti nella zona, a causa dei rumori e degli schiamazzi da parte degli studenti spagnoli.
Il rettore ha manifestato la sua preoccupazione per "la luce negativa che queste azioni gettano sulla condotta dei tanti studenti internazionali in ingresso ospitati dall’Ateneo Turritano, quotidianamente impegnati in una responsabile partecipazione alle attività formative erogate nei dipartimenti di afferenza e alle attività culturali offerte loro dalla Città e dall’Associazione degli studenti Erasmus, Erasmus Student Network Sassari".
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