Resta sempre alto il numero delle vittime che ieri ha superato, nel totale, quota 20mila. Nelle ultime 24 ore sono morte 602 persone (ieri i decessi sono stati 566) che portano il totale a 21.067.
Si conferma invece il calo del numero dei pazienti ricoverati in terapia intensiva: oggi sono 3.186, 74 meno di ieri. Torna a scendere anche il dato sui ricoverati con sintomi che hanno raggiunto quota 28.011 persone (-12). Restano alti i numeri dei guariti: oggi si registrano altre 1.695 unità che fanno salire il totale a 37.130 (ieri +1.224).
Frenano i numeri dei nuovi malati. Ad oggi, ci sono 104.291 positivi nel Paese con un aumento di 675 unità (ieri si erano registrati 1.363 nuovi casi). Dall'inizio della diffusione del coronavirus in Italia, il numero complessivo dei contagiati (comprese le vittime e i guariti) ha raggiunto quota 162.488 (+2.972 rispetto a ieri). Oggi però sono stati fatti solo 26.779 tamponi rispetto ai 36.717 di ieri. Questi i dati forniti dal capo della Protezione civile Angelo Borrelli nel corso della conferenza stampa quotidiana sull'emergenza coronavirus.
I numeri delle terapie intensive "sono andati in miglioramento e abbiamo fatto un paragone: i ricoverati in terapia in Lombardia nelle ultime quattro settimane sono stati 3.862, i dimessi 1.296, con un 65 per cento di sopravvivenza", ha spiegato il professor Massimo Antonelli direttore del reparto di rianimazione del Policlinico Agostino Gemelli. "Nel Lazio - ha aggiunto - i numeri sono diversi con 424 pazienti ricoverati in terapia intensiva nello stesso arco di tempo. Un quarto di questi è stato dimesso ed un quarto sono ancora degenti ma il tasso di sopravvivenza è uguale, il 65 per cento". Questo vuol dire, ha sottolineato, "che le misure funzionano bene e che indipendentemente da dove si trovino i pazienti i risultati delle terapie sono simili". Infine ha aggiunto: "Non credo che il virus sia diventato meno contagioso, piuttosto che abbiano funzionato le misure di contenimento".
Per quanto riguarda la task force chiamata a valutare i termini della fase 2, Borrelli ha spiegato che "sta lavorando con grande impegno, ma non posso dire alcunché sulla riunione di oggi, non sarebbe corretto fare rivelazioni. Gli esperti forniranno il proprio contributo nei tempi che saranno necessari per consentire di prendere ulteriori decisioni. Spetterà poi al presidente del Consiglio e al governo assumere le dovute decisioni. È giusto che sia così, in gioco ci sono interessi essenziali della nostra collettività ed è giusto che le decisioni siano prese al massimo livello".
Lombardia
"Da giorni assistiamo ad un assestamento dei dati", ha spiegato l'assessore al Welfare della Regione Lombardia, Giulio Gallera, nel corso dell'aggiornamento quotidiano sull'emergenza coronavirus. Dall'inizio della diffusione del virus cinese in Lombardia sono stati registrati 61.326 casi, con 1.012 positivi in più rispetto a ieri quando l'aumento sul giorno precedente era stato di 1.262. I ricoverati sono 12.077, 49 in più rispetto a ieri. In terapia intensiva ci sono 1.122 pazienti, 21 in meno rispetto a ieri. Nelle ultime 24 ore in regione si sono registrati 241 decessi che portano il totale delle vittime a 11.142 (ieri sono state 280). "Lo sforzo compiuto ha prodotto un risultato significativo. I pronto soccorso, ad esempio, sono tornati quasi alla normalità. Abbassare la guardia ora potrebbe essere pericoloso", ha commentato l'assessore.
Nella provincia di Bergamo i casi di coronavirus sono arrivati a quota 10.426. Rispetto a ieri, la crescita è di 35 unità. A Brescia invece si sono accertati 35 nuovi casi e il totale è arrivato a 11.092. Nella provincia di Milano si registrano 14.350 positivi, 189 più di ieri quando si erano registrati 481 casi sul giorno precedente: "Un dato che si è ridotto in maniera significativa". In città i casi sono saliti a quota 5.914 (+57, mentre ieri l'incremento era stato di 296). "Dovremo convivere con questo virus, bisogna imparare a gestirlo e l'attenzione deve restare alta. Ma oggi la situazione dell'emergenza sanitaria l'abbiamo gestita e iniziamo la fase di ripresa della quotidianità. Stiamo già pensando al domani, l'attenzione è alla ripresa economica", ha concluso Gallera.
Lazio
"Oggi registriamo un dato di 143 casi di positività e un trend al 2,9%.
Bisogna mantenere molto alta l'attenzione sulle Rsa e case di riposo non si può abbassare la guardia", ha spiegato l'Assessore alla Sanità e l'Integrazione Sociosanitaria della Regione Lazio, Alessio D'Amato. "I guariti - ha aggiunto - salgono di 25 unità per un totale di 789, mentre i decessi sono stati 16 nelle ultime 24 ore".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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