Coronavirus, studio Usa: "In Italia zero morti dal 19 maggio"

La previsione è stata fatta dall’Ihme, l'Istituto per le misurazioni e la valutazione della salute della facoltà di Medicina dell'università di Washington

Coronavirus, studio Usa: "In Italia zero morti dal 19 maggio"

La data è il 19 maggio. Da quella giornata probabilmente non ci sarà nessun morto causato dal coronavirus in Italia. La previsione è stata fatta dall’Ihme, l'Istituto per le misurazioni e la valutazione della salute della facoltà di Medicina dell'università di Washington. Lo studio americano ha effettuato un’indagine della situazione italiana e di tutti i Paesi colpiti dalla pandemia.

I decessi in Italia

Il 19 maggio potrebbe essere la data fatidica per uscire dal tunnel, quella che milioni di italiani attendono rinchiusi tra le mura domestiche. Il grafico dell’Ihme mostra anche il numero complessivo delle persone vittime italiane del Covid-19. I decessi saranno 20.300 e si fermeranno a questa cifra entro il 4 agosto, data indicativa presa in esame dall’Istituto. Occorre specificare che le incognite di questi dati sono dovuti ad una attenuazione delle misure di contenimento sociale oppure ad un rimbalzo dei soggetti contagiati, come viene ripetuto ogni giorno anche dalle autorità italiane.

La situazione nel nostro Paese

La ricerca ha evidenziato le risorse sanitarie impegnate dall’Italia per contrastare il Covid-19. È emerso che il 28 marzo si è registrato il picco massimo nell’uso di posti letto in terapia intensiva e dei respiratori.

Inoltre, lo studio ha sottolineato che il nostro Paese dovrebbe aver superato la fase di picco, ad eccezione della Puglia in cui sarebbe prevista per il prossimo 16 aprile. In sostanza, dovremmo quindi essere fuori dal periodo più intenso della pandemia ma bisogna comunque mettere in conto possibili ricadute dovute al rilassamento delle misure di distanziamento sociale.

A tal proposito, il direttore dell'Ihme Christopher Murray ha ribadito l’importanza di non attenuare le restrizioni, altrimenti “la tendenza cambierà, e drammaticamente in peggio”. Poi ha precisato che allentarle troppo presto vorrebbe dire andare incontro a una secondo ondata di contagi.

La situazione in Europa

Nel Vecchio Continente il picco della pandemia si dovrebbe verificare durante la terza settimana di aprile. Le previsioni dell’Ihme hanno stimato in 151.680 il totale dei morti in questa “prima ondata”, così definita dai ricercatori. Basti pensare che solo negli Stati Uniti è stato ipotizzato un numero complessivo pari a 81.766 decessi.

Gli stati che si stanno avvicinando al picco comprendono l’Olanda, l’Irlanda, l’Austria e il Lussemburgo, mentre Repubblica Ceca e Romania si trovano a metà strada della

traiettoria prevista per questi Paesi. Regno Unito, Germania, Norvegia e Grecia sono all’inizio della fase critica e vedranno aumentare il numero dei morti fino al picco previsto per la seconda e terza settimana di aprile.

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