Coronavirus, superati 30mila guariti. Calano pazienti nelle terapie

Il bollettino della Protezione civile sull'emergenza coronavirus: oggi 570 morti per un totale di 18.849 vittime. Calano pazienti nelle terapie intensive

Coronavirus, superati 30mila guariti. Calano pazienti nelle terapie

Continua a scendere dallo scorso 4 aprile il numero dei pazienti ricoverati in terapia intensiva: oggi sono 3.497, 108 meno di ieri. Cala anche il dato sui ricoverati con sintomi che hanno raggiunto quota 28.242 persone (-157). Superano quota 30mila i guariti: da quattro giorni i numeri sono alti e oggi si registrano 1.985 nuovi guariti che fanno salire il totale a 30.455 (ieri +1.979).

Per quanto riguarda i nuovi malati, ad oggi ci sono 98.273 positivi nel Paese: 1.396 contagi in più mentre ieri si erano registrati 1.615 nuovi casi. Dall'inizio della diffusione del coronavirus nel Paese, il numero complessivo dei contagiati (comprese le vittime e i guariti) ha raggiunto quota 147.577 (+3.951 rispetto a ieri). Resta ancora alto il numero delle vittime. Nelle ultime 24 ore sono morte 570 persone (ieri i decessi sono stati 610) che portano il totale delle vittime a quota 18.849. Questi i dati forniti dal capo della Protezione civile Angelo Borrelli nel corso della conferenza stampa quotidiana sull'emergenza coronavirus.

"Lascio una riflessione, sulla base dei dati diffusi oggi dall'Istituto superiore di sanità - ha affermato Roberto Bernabei, direttore del reparto di geriatria del Policlinico Gemelli di Roma e componente del Cts -: si è confermato che la comorbidità gioca un ruolo importante in questo coronavirus. Si è visto che il 63% dei deceduti aveva tre o più patologie, e questo ci dice due cose: se si è in queste condizioni occorre essere molto attenti e seguire le terapie e i programmi del medico. Inoltre le strutture sul territorio devono essere potenziate". Dunque "assistenza domiciliare, Rsa con tutte le problematiche emerse, ma anche cure post-acuzie, hospice e riabilitazioni sono tutte strutture che devono essere potenziate perché chi ha più di una patologia non beneficia solo del ricovero ospedaliero ma beneficia di una gestione cronica sul territorio di queste patologie". E l'assistenza domiciliare "che è molto bassa nel nostro Paese, deve essere invece potenziata".

Lombardia

"Il trend è in diminuzione, vogliamo arrivare a dati che scendano più velocemente. Per far sì che succeda questo però dobbiamo restare a casa, sarà una Pasqua casalinga. Noi stiamo combattendo un nemico comune, invisibile, di cui sappiamo poco. Quindi evitiamo le polemiche per sconfiggere tutti insieme questa malattia", ha dichiarato il vicepresidente della Regione Lombardia, Fabrizio Sala, nel corso dell'aggiornamento quotidiano sull'emergenza coronavirus. Dall'inizio della diffusione del virus cinese in Lombardia sono stati registrati 56.048 casi, con 1.246 positivi in più rispetto a ieri quando l'aumento sul giorno precedente era stato di 1.388. I ricoverati sono 11.877, 81 in più rispetto a ieri. In terapia intensiva ci sono 1.202 pazienti, 34 in meno rispetto a ieri. Nelle ultime 24 ore in regione si sono registrati 216 decessi che portano il totale delle vittime a 10.238 (ieri sono state 300).

Nella provincia di Bergamo i casi di coronavirus sono arrivati a quota 10.151. Rispetto a ieri, la crescita è di 108 unità. A Brescia invece si sono accertati 247 nuovi casi e il totale è arrivato a 10.369. Nella provincia di Milano si registrano 12.748 positivi, 269 più di ieri quando si erano registrati 440 casi sul giorno precedente. In città invece i contagi sono saliti a quota 5.106 (+127, mentre ieri l'incremento era stato di 155).

"La mobilità rispetto alla scorsa settimana è aumentata. Ieri abbiamo confermato il dato del 40% e questo non va bene. L'unica arma che abbiamo per combattere il virus è quella dell'isolamento sociale. Sappiamo che è difficile rimanere in casa ma non possiamo fare altro. Spostarsi significa spostare il contagio, cerchiamo di stare in isolamento", ha aggiunto il vicepresidente Sala.

Lazio

"Oggi registriamo un dato di 154 casi di positività e un trend al 3,5%. Aumenta la forbice tra coloro che escono dalla sorveglianza domiciliare (16.611) e coloro che sono entrati in sorveglianza (12.792) oggi circa 4 mila unità. Bisogna ora mantenere alta l'attenzione per le giornate di Pasqua e Pasquetta", ha annunciato l'assessore alla Sanità e l'Integrazione Sociosanitaria della Regione Lazio, Alessio D'Amato.

"I guariti - ha aggiunto - salgono di 43 unità arrivando a 687 totali, tre volte il numero dei decessi complessivi. Nelle ultime 24 ore le vittime sono state 10 e sono stati eseguiti circa 62 mila tamponi".

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