Coronavirus, Campania resta in "zona gialla"

In Campania non sono, però, escluse nelle prossime ore ulteriori novità come l’istituzione di mini lockdown per alcune città

Coronavirus, Campania resta in "zona gialla"

Contrariamente alle ipotesi circolate nelle ultime ore, la Campania resta ancora nella cosiddetta "zona gialla", quella cioè a rischio moderato Covid. È questa la decisione presa al termine di una lunga giornata di riunioni e analisi dei dati da parte del Cts, il Comitato tecnico scientifico, con la Cabina di Regia del ministero della Salute.

Diverso, invece, il discorso per altre Regioni. Il ministro Roberto Speranza ha, infatti, firmato l'ordinanza che fa passare ufficialmente da "area gialla" a quella "arancione" Abruzzo, Basilicata, Liguria, Toscana, Umbria. Entra nell'area rossa, invece, la Provincia autonoma di Bolzano. Le misure previste dall'ordinanza entrano in vigore già da domani 11 novembre.

Per quanto riguarda la Campania, tra le criticità, sulle quali sta lavorando palazzo Santa Lucia, c'è l'aumento dei contagi, la carenza di posti letto di terapia intensiva e quella relativa al numero di medici anestesisti-rianimatori. Mentre tra i punti "a favore" ci sarebbe il basso tasso di mortalità rispetto alle altre Regioni. Non è escluso che nelle prossime ore, in base alle valutazioni fatte dai tecnici, potrebbero arrivare ulteriori novità. Al ministero della Salute, al Viminale e al governatore Vincenzo De Luca adesso spetterà il compito di elaborare misure di controllo più restrittive: si ipotizza la creazione di mini lockdown a zone rosse che riguarderebbero singole località. Tra i comuni più in difficoltà ci sarebbero Castellammare di Stabia e Giugliano, nel Napoletano. Già nell'ultimo aggiornamento dell'Iss, l’Istituto superiore di Sanità, si affermava che sulla base dei dati dell'ultimo monitoraggio era opportuno anticipare le misure più restrittive.

Il governatore ha affermato che,"sulla linea di rigore sempre seguita dalla Regione", solleciterà "nelle prossime ore e nei prossimi giorni i ministeri dell'Interno e della Salute ad assumere provvedimenti rigorosi per il rispetto delle regole e per il contrasto all'epidemia". Lo stesso De Luca ha ribadito che "non sono assolutamente tollerabili immagini come quelle del lungomare di Napoli, o di strade e quartieri abbandonati a se stessi, nei quali si continuano a violare le norme senza che nessuno di quelli che hanno il dovere di impedirlo muova un dito. Non è tollerabile che il lavoro straordinario fatto sul piano sanitario e ospedaliero, a tutela della vita delle persone, sia inficiato da un contesto ambientale che si muove nel segno della irresponsabilità istituzionale e comportamentale".

In base alle norme previste dall’ultimo Dpcm, nelle aree incluse nella "zona gialla" è in vigore il coprifuoco dalle 22 alle 5. In questo orario sono consentiti solamente gli spostamenti per motivi di lavoro, necessità e salute. Per tutto il resto della giornata resta la raccomandazione di non spostarsi se non per gli stessi motivi. Prevista la chiusura dei centri commerciali nei giorni festivi e prefestivi, ad eccezione delle farmacie, dei punti vendita di generi alimentari, delle edicole e dei tabacchi al loro interno.

Resteranno chiusi anche i musei e le mostre così come piscine, palestre, teatri e cinema. Bar e ristoranti dovranno fermare la loro attività alle 18. L’asporto è consentito fino alle 22 mentre non ci sono restrizioni alle consegne a domicilio.

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