Nel 2015 viene condannato a 45 giorni di carcere per il furto di una salsiccia. Oppure ad una pena pecuniaria di 11.250 euro per evitare il carcere. È l'incredibile storia di un pensionato, all'epoca 79enne, di Cremona. Una vicenda davvero assurda se si pensa che a rubare il salame fu un anziano con i primi sintomi dell'Alzheimer. E la figlia dell'uomo non ha mai potuto fare ricorso perché non mai entrata in possesso degli atti del processo.
Il pensionato, nel giugno 2010, s'intascò una salsiccia da 1,76 euro dal frigo di un supermercato. Un controllo all'uscita gli costò il fermo e la denuncia da parte delle guardie giurate all'autorità giudiziaria. Tre anni dopo la condanna di primo grado: 45 giorni per "aver tratto profitto impossessandosi" della merce "con l'aggravante della destrezza" per essersi messo in tasca il salume.
La figlia del pensionato si presentò in tribunale per aver copia degli atti e preparare il ricorso in Appello ma, a suo dire oggi, non ce n'era traccia. La storia viene dimenticata, ma riappare pochi giorni fa sulle pagine del Corriere della Sera. Ormai la sentenza è passata in giudicato e il pensionato deve sborsare 11.250 euro per quella salsiccia.
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