"Decessi non immediati". Così sono morti nell'hotel Rigopiano

Le vittime uccise da una "concorrenza di cause". Le famiglie si oppongono alle autopsie. Il pm: "Le farò comunque"

"Decessi non immediati". Così sono morti nell'hotel Rigopiano

"Non abbiamo casi di morte esclusivamente per ipotermia". A dirlo è il procuratore aggiunto di Pescara, Cristina Tedeschini, incaricata di seguire le indagini sulla tragedia dell'hotel Rigopiano. Non solo il freddo, quindi, ma sarebbe stata una "concorrenza di cause" a portare al decesso di 25 persone sotto la valanga che mercoledì scorso ha sotterrato l'albergo sul Gran Sasso.

"Faremo le autopsie"

Durante la conferenza stampa sulle indagini della tragedia, il pm ha precisato di aver già disposto, fatto eseguire e acquisito i risultati di sei autopsie sui corpi di chi è stato estratto senza vita. Una procedura che ha scatanato in alcuni casi l'opposizione dei familiari, ma che la Tedeschini intende mantenere anche per le altre vittime. "Sono in corso di conferimento gli incarichi per effettuare altri sei accertamenti autoptici", ha infatti ribadito il procuratore. Poi ha aggiunto: "Ci sono state molte richieste, anche pressanti, dei parenti delle vittime che vogliono la restituzione dei corpi, chiedendoci di evitare l'accertamento autoptico, che è un ulteriore passaggio doloroso. Il mio ufficio ha scelto come modalità operativa di accertare con assoluta precisione caso per caso cosa è successo. Questo è il motivo per cui sto dicendo 'no, no, nò ai parenti che me lo chiedono. Faccio l'accertamento autoptico e lo farò per tutto".

Le indagini

Il fascicolo dalla procura di Pescara è stato aperto con le ipotesi di omicidio plurimo colposo e disastro colposo nei confronti di ignoti. Non ci sono al momento persone indagate, anche se gli inquirenti stanno acquisendo tutte le carte del caso. Al fascicolo sarebbero stati allegati anche i documenti della precedente indagine che aveva investito l'hotel, finito nel mirino dei pm che aveva messo sul banco degli imputati cinque persone tra ex amministratori comunali (del Pd) ed ex titolari dall'albergo. L'accusa, da cui tutti sono stati assolti con formula piena, riguardava presunti abusi edilizi realizzati nell'ampliamento del 2007.

Come sono morti

Il procuratore aggiunto ha spiegato che sono diverse le cause della morte delle vittime della tragedia del Gran Sasso. Non solo ipotermia, dunque.

Ma anche schiacciamento: "Per i primi sei casi le cause dei decessi sono diverse una dalle altre. In alcuni casi sono morti immediate per schiacciamento, in altri casi i decessi sono stati meno immediati, con concorrenza di cause: schiacciamento, ipotermia e asfissia".

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