Il Def non convice Confidustria che punta il dito contro il governo per le stime al ribasso sul Pil. E a far sentire la voce è proprio il presidente degli industriali, Vincenzo Boccia. La previsione al ribasso per il Pil nel 2018-19, contenuta nel Def, "non è un bel segnale, però in realtà segue l’andamento internazionale e alla fine si mettono i conti un pò più in sicurezza", ha affermato Boccia, intervistato a margine della presentazione del documento di proposta nell’ambito di "Ravello Lab - Colloqui internazionali" al ministero dei Beni culturali. Boccia ha quindi sottolineato che "ci vuole una operazione verità nel Paese: abbiamo un debito pubblico rilevante, dobbiamo fare i conti con questa realtà. Occorre - ha concluso - lavorare in questo senso". Boccia ha però espresso apprezzamento per la parte del Def che attiva alcune misure per la crescita: "La manovra correttiva, va fatta per evitare una procedura di infrazione con la Ue che, per 3.4 mld, sarebbe stata davvero ingiustificabile.
Ha fatto bene il presidente Gentiloni a rassicurare tutti sui conti pubblici del nostro Paese; i conti sono in ordine, l'Italia è un grande Paese e lo ha sempre dimostrato in Europa, ora dobbiamo avere più coraggio sulle misure per la crescita, l'1% di Pil nel triennio non è ancora sufficiente a far ripartire il Paese".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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