Un detenuto del carcere di Poggioreale, Napoli, ha pensato bene di ingoiare un telefonino, per non farsi beccare durante i controlli. Dopo poche ore si è sentito male ed è poi finito in ospedale. La lastra ha chiarito il mistero dei suoi dolori lancinanti. Ancora da chiarire come abbia fatto un carcerato a introdurre nella propria cella un telefono cellulare, ma per questo è già stata avviata una doppia indagine. L’uomo, un quarantenne di cui non sono state rese note le generalità, era riuscito in qualche modo ad avere con sé un telefonino. Preoccupato probabilmente da un imminente controllo da parte della Polizia Penitenziaria, ha pensato bene di eliminarne ogni traccia ingoiando l’oggetto in questione. Anche se piccolo, il telefono, con tanto di batterie al litio, è finito nel suo stomaco.
Dopo poco tempo il quarantenne ha iniziato ad avvertire dolori al ventre. Ma lui niente, piuttosto che finire nei guai è stato zitto. I dolori però hanno continuato ad aumentare, accompagnati anche da vomito e diarrea. Finché i responsabili del carcere si sono accorti del suo progressivo malessere e hanno deciso di trasferirlo in infermeria. E’ rimasto ricoverato circa un mese. Ma dopo l’ultimo collasso è stata presa la decisione di trasferirlo all’Ospedale del Mare per poter effettuare controlli più approfonditi. E sorpresa. Una lastra ha svelato l’arcano. Nello stomaco dell’uomo vi era un piccolo telefono. Intanto è partita una doppia indagine per cercare di appurare come sia potuto entrare un cellulare in cella.
Anche se non è la prima volta che oggetti vietati cercano di eludere i controlli. In precedenza era stato trovato un telefono nascosto in un polpettone. Poche settimane fa era stato sequestrato ben un chilo di hashish.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.