Il dibattito a Venezia dopo Charlie Hebdo blindato dalla prefettura

Misure di sicurezza straordinarie per l'incontro di questa sera. In sala anche un ex foreign fighter

Il dibattito a Venezia dopo Charlie Hebdo blindato dalla prefettura

Misure anti-terrorismo e una vigilanza particolarmente rafforzata. Venezia si prepara così ad ospitare il dibattito di questa sera, dal titolo "Je suis Charlie. E dopo? Una riflessione in forma di teatro". Organizzato dal teatro Stabile del Veneto, con la Ca' Foscari, Fondazione musei civici e Fondazione Oasis, proverà a portare avanti un dialogo sul dopo: dopo gli attentati di Parigi, dopo quelli di Copenaghen.

Le telecamere saranno accese sul teatro Goldoni, dove si svolgerà il tutto. Gli agenti saranno in borghese in sala e in tutte le vie attorno all'edificio, per garantire la sicurezza. Sul palco ci sarà anche Housam Najjair, ex foreign fighter che ha combattuto in Libia e in Siria, nel gruppo che assaltà il compound di Gheddafi. Poi religiosi e intellettuali, islamici e non, per portare avanti il dibattito.

"La situazione esige che ci sia una particolare attenzione e che vengano attivate più incisive misure di sicurezza specialmente quando i partecipanti sono di questo calibro", ha detto il prefetto di Venezia, Domenico Cuttaia.

Per garantire che tutto si svolga senza incidente, potrà entrare in teatro soltanto chi si registrerà entro le cinque di oggi (all'indirizzo info.teatrogoldoni@teatrostabileveneto.it), indicando nome, cognome, data di nascita, recapito telefonico e indirizzo di residenza.

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