Joseph Ratzinger non parla quasi più. Questo è quello che emerge dal racconto di uno dei porporati appena creati da papa Francesco.
Ormai è diventata prassi: quando Jorge Mario Bergoglio nomina dei cardinali, questi si recano in visita, accompagnati dal pontefice argentino, dall'emerito. I "due papi" hanno così modo di parlare, seppure per qualche breve minuto. Sono incontri ufficiali, che prescindono dalle volte in cui l'ex arcivescovo di Buenos Aires va a trovare il suo predecessore al Mater Ecclesiae, il monastero in cui Benedetto XVI ha scelto di vivere una vita di preghiera dopo la sua rinuncia al soglio di Pietro. E ogni volta che le immagini dell'emerito balzano in pubblico si cerca di comprendere quali siano le sue condizioni di salute.
Secondo quanto riportato da IlMessaggero, il cardinale che ha parlato delle condizioni di salute di Ratzinger è Mario Grech. Uno dei tredici che Bergoglio ha appena creato mediante l'ultimo Concistoro. Quello che è destinato, per i retroscenisti, ad allargare la maggioranza dei cardinali "bergogliani" in seno al Conclave. Ratzinger ha espresso così la situazione che lo riguarda da vicino: "Il Signore mi ha tolto la parola per farmi apprezzare il silenzio". L'emerito non riuscirebbe a parlare con fluidità dunque, ma sappiamo grazie alle recenti rivelazioni di monsigno Georg Gaenswein, che è tuttora il segretario personale dell'ex pontefice, di come il teologo tedesco abbia conservato una rara lucidità mentale, nonostante l'età.
Il cardinal Grech ha aggiunto un dettaglio: "Ma ha cercato di incoraggiarci per andare avanti nell'avventura con il Signore". L'ex Papa non parla come durante il suo pontificato, ma il suo messaggio rimane lo stesso. E i nuovi cardinali hanno avuto modo comunque di ricevere l'indicazione che Benedetto XVI ha voluto dare. Sempre monsignor Gaenswein, qualche settimana fa, aveva rivelato che le passeggiate nei giardini vaticani dell'emerito continuano. Certo, non sono più questi i tempi delle migliaia di passi al giorno e Benedetto XVI ha bisogno di un ausilio, ma l'ex Santo Padre non ha rinunciato ad una delle sue consuetudini più note.
Nel corso di questi mesi, sono circolate molte voci sulle condizioni di salute di Benedetto XVI. Alcune di queste voci sono state smentite di netto, mentre altre hanno trovato conferma - come nel caso della patologia dermatologica contratta pare in seguito al viaggio in Germania al capezzale del fratello Georg -. Ratzinger ha debellato anche quella patologia. Subito dopo, l'emerito ha dovuto affrontare la morte di suo fratello che, come ricorderete, era stato consacrato lo stesso giorno del giovane sacerdote che sarebbe poi divenuto Papa.
A parte qualche effetto personale, il "mite teologo" di Tubinga ha rinunciato all'intera eredità di Georg, trasferendo il tutto presso la disposizione della Santa Sede.Ratzinger è quindi costretto ad avere a che fare con il silenzio, che tuttavia ha un grande valore spirituale per la religione cristiano-cattolica.
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