Colossale equivoco scoperto in laboratorio, un paio di giorni dopo l'intervento. Il paziente, un sessantenne affetto da tumore al rene sinistro, viene ricoverato all'ospedale San Luca di Lucca perché l'organo malato gli venga asportato. L'operazioe riesce senza complicazioni ma disgraziatamente ecco l'errore: gli viene tolto il rene destro, quello sano. La svista che ha mandato in tilt tutta l’Azienda sanitaria Toscana Nord Ovest, sembra sorgere da un'errata trascrizione del referto della Tac da parte di uno dei radiologi addetti. Lo scambio avvenuto prima della fase preoperatoria, momento in cui chirurgo e aiuto chirurgo evidenziano sulla pelle del paziente la parte da operare, ha reso vane le procedure di "check list" affinate negli anni per evitare questo genere di errori.
Ad aggravare la situazione, l'uteroscopia di conferma, che avrebbe consentito di individuare la posizione esatta del tumore e quindi l'errore, non sarebbe stata effettuata. Così, una volta in sala operatoria, lo scambio è risultato inevitabile. Il paziente è stato lasciato con il solo rene malato. La soluzione? Complessa.
"Le possibilità sono due" afferma il professor Marco Carini, a capo dell’equipe di urologia di Careggi, "o compiere un intervento di rimozione parziale del rene malato per salvare la parte sana, o ricorrere al trapianto. Il rene rimosso dopo poche ore non è già più utilizzabile." Sul caso indagano il Rischio clinico della Regione Toscana e la magistratura di Lucca.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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