Fino alle 5 di mattina del 10 maggio Domenico Maurantonio era vivo e sarebbe quindi morto tra le 5,30 e le 7 del mattino. Ne sono sicuri gli inquirenti secondo cui a quell'ora il 19enne avrebbe inviato un messaggio su WhatsApp.
Con chi stava chattando lo studente di Padova? Su questo il pm Claudio Gittardi e la squadra mobile di Milano che stanno conducendo le indagini non rispondono. Per capire come e perché il giovane sia precipitato da una finestra del quinto piano dell'hotel Da Vinci in cui alloggiava con la sua classe in gita nel capoluogo lombardo per Expo si stanno battendo tutte le piste. Al momento l'ipotesi più accreditata è quella di una bravata finita male.
Per scoprire la verità e per capire se qualcuno ha visto cosa è successo e non lo racconta, il pm ha sequestrato anche i cellulari dei ragazzi più vicini alla vittima. I loro scambi su WhatsApp, aiuteranno gli inquirenti a ricostruire i loro movimenti all'interno dell'hotel prima e dopo che il compagno morisse.
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