La Firenze del premier Matteo Renzi non è così da cartolina. Piazza Santa Croce, per esempio, sembra uno di quei rave party finiti male. Qui ogni sera centinaia di ragazzi sporcano, urinano e gettano bottiglie e mozziconi di sigaretta dovunque. L'apice del cattivo costume nella città si è raggiunto giovedì sera, quando due ragazze americane hanno deciso di usare la strada come fosse una toilette. La più giovane delle due, senza il minimo problema, si è accovacciata in mezzo a dei taxi presenti in piazza e, come se nulla fosse, spostando le calze e gli slip ha iniziato a urinare.
"Credevo che avessero perso il portafoglio quando la più giovane si è chinata tra le macchine. Invece faceva pipì, non riuscivo a credere ai miei occhi", ha dichiarato uno dei tassista. La ragazza non si è curata di nulla: né del fatto che dentro ai taxi ci fossero i conducenti, né delle centinaia di persone che passeggevano in piazza, né dell'insulto rivoltole dal tassista. "Per la seconda volta in pochi minuti non ho creduto ai miei occhi - ha raccontato l'uomo - la prima quando l’ho vista fare pipì, poi quando invece di vergognarsi e coprirsi mi ha alzato il dito medio in risposta". Un degrado che imbarazza la Firenze tanto decantata da Renzi. Firenze, però, non è affatto nuova a questo degrado. Qualche tempo fa due ragazzi stranieri pensarono bene di iniziare a fare sesso accanto la statua di Dante, sotto gli occhi divertiti - e attoniti - di tutta la piazza. E nonostante siano stati ripresi più volte dai tassisti, non hanno arrestato la loro libido. Con grande sdegno del rettore della Basilica di Santa Croce, che da anni cerca di smuovere le acque denunciando i comportamenti indecenti degli ospiti della piazza. Comportamenti che potrebbero danneggiare la stessa basilica, come quando lo scorso settembre tre ubriachi tentarono di scalarne la facciata. "Ormai non mi sorprendo più - ha denunciato padre Antonio - tanto non c’è alcuna volontà di affrontare la situazione e siamo arrivati al punto di dare torto ai residenti che si lamentano, come se non avessero diritti".
Emanuele Corti Grazzi, consigliere del quartiere uno, ha documentato per mesi cosa diventa la sera nei fine settimana Borgo dei Greci, grazie alle telecamere installate nella zona. E, a suo dire, ne ha viste di cotte e di crude. Risse, pestaggi, ragazzi che spaccano bottiglie per terra, che le lanciano contro la chiesa, che vomitano e urinano dovunque con gli occhi annacquati dall'alcol.
Ma da qualche tempo Grazzi ha smesso di inviare quei video alla procura e a Palazzo Vecchio, poiché perennemente inascoltati. "Non è servito a nulla e a nulla servirà nessuna azione, occorrono più pattuglie in strada - ha commentato - ne avevano promesse, ma noi non le abbiamo mai viste".
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