Tutto procedeva tranquillamente fino a quando, qualche secondo dopo che un elettore si era recato all’interno della zona adibita al voto, ha compiuto un passo falso che gli è costato caro: una foto alla scheda appena votata.
A incastrare l’elettore, nelle prime ore del pomeriggio, è stato il suono che il cellulare ha emesso nel momento dello scatto. Subito l’allarme dei presidenti di seggio che hanno avvertito i Carabinieri che non hanno perso un minuto. Sul posto, l’uomo colpevole di aver scattato la fotografia è stato interrogato dai Carabinieri che hanno domandato cosa fosse accaduto. L’uomo ha negato tutto finché le autorità non hanno deciso di chiedergli di mostrare il cellulare. La verità, così, è venuta a galla: la fotografia c’era e quindi il reato era stato commesso. Il cellulare è quindi stato sequestrato e l’elettore denunciato. Infatti, come ben noto, è severamente vietato introdurre all’interno delle cabine elettorali telefoni cellulari o altre apparecchiature in grado di fotografare o registrare immagini, come recita il primo Articolo del Decreto-legge sulle “Misure urgenti volte ad assicurare la segretezza della espressione del voto nelle consultazioni elettorali e referendarie”.
Nello specifico, il voto espresso e successivamente fotografato era per alla Lega Nord appartenete alla coalizione di Enrico Volpi.
Le voci hanno iniziato a girare velocemente tanto che qualcuno, appartenente ad altre liste, è arrivato ad affermare che secondo il proprio e personale parere, la Lega stesse pagando tutti coloro che concedevano il proprio voto. Mancano però le prove.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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