Il sorteggio beffa. L'estrazione della discordia. Milano sempre in testa nelle prime due votazioni, beffata sul finale. Da una pallina. Già, perché non a decidere la nuova sede dell'Ema non è stata una busta e nemmeno una monetina. L'estrazione è stata fatta con la classica pallina presa da un recipiente trasparente. Lo hanno precisato fonti Ue. E il sospetto che qualcosa si sia mosso dietro le quinte rimane. Così come il timore che alla fine l'Europa abbia scelto di non scegliere, relegando tutto al fato.
"È probabile che alla fine abbia prevalso qualche accordo politico", ha detto il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, commentando l'assegnazione di Ema ad Amsterdam e la conseguente sconfitta di Milano. "Questo uscire così bene dal primo turno prima degli accordi dell'ultimo momento dimostra che all'inizio c'era la volontà di premiare la candidatura più forte cioè noi. Ciò che più si temeva, ancora prima del rush finale, era proprio la prevalenza di accordi tra paesi che andassero oltre il merito della candidatura. Quando abbiamo visto il sistema così complesso, normale non era. E anche un po' assurdo essere esclusi per un bussolotto perché così è avvenuto. Da quanto ci hanno raccontato dopo l'ultima votazione hanno messo i bussolotti nell'urna e hanno pescato. Tutto regolare, ma normale no", ha aggiunto il sindaco di Milano.
"Indipendentemente dalla scarsa autorevolezza dimostrata dal governo italiano, il fatto che una votazione del genere sia stata affidata a un sorteggio è davvero assurdo, perfino imbarazzante.
Queste procedure andrebbero completamente ripensate, perché attraverso il sorteggio si è deliberatamente deciso di trascurare ciò che invece dovrebbe pesare di più, ossia i meriti e i requisiti di ogni candidata. E Milano, da questo punto di vista, era sicuramente la candidata migliore", ha tuonato l'eurodeputato di Fi, Stefano Maullu.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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