Eric Clapton: "Mi vergogno, ero una specie di semi-razzista"

Il cantante 72enne si racconta in un documentario a lui dedicato: "Ero una specie di semi-razzista e non ha nessun senso". E rivela: "Sto diventando sordo"

Eric Clapton: "Mi vergogno, ero una specie di semi-razzista"

"Mi vergogno così tanto per quello che ero, una specie di semi-razzista". Lo ha confessato, in un lungo documentario a lui dedicato, Eric Clapton.

"Non ha nessun senso", ha detto l'artista in Life in 12 bars parlando di quando nel 1976 appoggiò il Fronte Nazionale Britannico, "Metà dei miei amici sono neri, ho avuto relazioni con donne nere e mi sono ispirato alla musica nera".

"Non è un film facile da guardare", dice poi alla Bbc Radio parlando del documentario che lo vede protagonista, "Insisto a lungo su una parte difficile della mia vita, ma c'è una luce in fondo al tunnel... Penso sia importante vedere che c'è un lieto fine, è come un concetto di redenzione. Per almeno 20 anni sono stato un caso disperato. Bevevo una birra speciale con la vodka, perché sembrava che stessi bevendo solo birra chiara".

Il musicista 72enne ha rivelato di essere quasi sordo a causa di un acufene: "Continuo a lavorare, sto facendo alcuni concerti, sto preparando uno show ad Hyde Park per luglio", ha confessato, "Ma sto diventando sordo, ho avuto un acufene.

E sono preoccupato riguardo all'essere entrato nei miei 70 e alla possibilità di essere efficiente. Intendiamoci, spero che la gente venga a vedermi per qualcosa di più del fatto che sono una curiosità. So che è parte di questo, perché è straordinario anche per me essere ancora qui".

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