Si aggiunge un altro capitolo alla saga del campo nomadi di Vicenza, scenario di un braccio di ferro tra il comune e rom e sinti sulla competenza dei pagamenti delle bollette di luce, acqua e gas.
Fino all'altro giorno pagate dall'amministrazione, ora indirizzate a casa dei nomadi per volontà della giunta comunale. Dopo il provvedimento dell'amministrazione sono arrivate le proteste degli occupanti del campo, che erano giunti sino ad incatenarsi ai contatori, affermando di non avere il denaro necessario a pagare l'erogazione di luce e gas.
Oggi dal comune di centrosinistra arriva un ulteriore giro di vite: il sindaco, scrive il Gazzettino, ha chiesto ai rom di parcheggiare le proprie auto nei posteggi a pagamento e di fare rifornimento di energia elettrica presso le apposite colonnine a cui danno accesso solo le relative schede prepagate. A fine mese, scatteranno le verifiche: tutte disposizioni contenute nel nuovo regolamento dell'ormai famoso campo di via Cricoli.
Disposizioni che però non sono piaciute all'estrema sinistra. Che, secondo il giornale veneto, avrebbe accolto le nuove regole criticando proprio il comune: "L'amministrazione è insensibile e si nasconde dietro a un falso legalismo", attacca il segretario provinciale di Rifondazione Comunista Roberto Fogagnoli.
Dall'ufficio del sindaco, però, non cedono terreno: "Compito dell'amministrazione è garantire diritti uguali per tutti i cittadini", aveva già chiarito giorni fa il
vicesindaco Jacopo Bulgarini d'Elci. Quella di esigere il pagamento da parte dei nomadi "è una decisione netta e chiara che forse non ha precedenti in Italia". Non tutti, però, sembrano accoglierla come una novità positiva.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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