A Vicenza i rom sono in rivolta. Non intendono pagare le bollette. Non gli importa se l'Aim, l'azienda multiservizi di Vicenza specializzata nell'erogazione dei servizi essenziali, sia pronta a staccare le utenze. Le famiglie sinti che vivono nel campo rom di via Cricoli accusano il Comune di Vicenza di non rispettare i patti. "Siamo stanchi di promesse non mantenute, di accordi non rispettati - tuonano i nomadi - viviamo in un campo dove la sicurezza non esiste. Gli impianti elettrici sono vicini a quelli dell'acqua, ci sono topi dappertutto. Le distanze tra un roulotte e l'altra non permettono vie di fuga. E se scoppia un incendio siamo tutti spacciati. Chi lo vuole un campo in queste condizioni? E pensare che sono stati spesi un sacco di soldi".
I rom sollevano un problema di sicurezza. Davide Casadio, presidente dell'associazione nazionale dei Sinti, chiede al Comune di Vicenza un tavolo a cui chiamare assessori e tecnici. Dietro alle accuse della comunità nomade, però, si nasconde il vero problema: da mesi nessuno paga le bollette. Dalla Aim è, infatti, arrivato un conto di 1.800 euro per due mesi e poi di 800 e 950 euro. "Come facciamo a pagare? – dicono i nomadi al Giornale di Vicenza - anche se qualcuno avesse un stipendio consistente non ce la farebbe mai ad affrontare queste spese. Non viviamo in case, bensì in roulotte e la corrente serve per tutto”.
La società che eroga il servizio ha già fatto sapere che non saranno applicate tariffe forfettarie, come invece ha deciso di fare l'Enel in altre città.
Nei giorni scorsi il Comune di Vicenza aveva lanciato un ultimatum ai nomadi invitandoli a "pagare le bollette come fanno tutti gli altri" cittadini. Un ultimatum che rischia di cadere nel vuoto. Non resta di vedere chi cederà prima.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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