Evade dai domiciliari. Si presenta in questura: "Arrestatemi, voglio andare in carcere"

Evade dai domiciliari. Si presenta in questura: "Arrestatemi, voglio andare in carcere"

Si è presentato in questura chiedendo di essere portato in carcere. Non è uno scherzo di carnevale ma una storia vera raccontata dal Corriere Fiorentino. La vicenda parte dalla provincia di Caserta e arriva a Firenze. Un ragazzo 25enne di Cosenza, venerdì mattina, si è presentato di fronte ai poliziotti della questura di Firenze raccontando di non avere più soldi per pagare l’affitto di casa tanto da evadere dagli arresti domiciliari e chiedendo così di essere arrestato e portato in carcere. Gli stessi militari, da subito, hanno pensato ad uno scherzo ma con il passare del tempo si sono resi conto che tutto era assolutamente vero. La vicenda ricorda per certi aspetti quello che era successo a Roma dove, però, ad essere protagonista era stato un uomo di 80 anni.

Il giovane con diversi precedenti per furti, scippi e rapina era stato arrestato a Bologna lo scorso settembre finendo nel carcere della Dozza. Dopo qualche settimana il giudice gli ha concesso gli arresti domiciliari presso un parente che vive a Castel Volturno, in provincia di Caserta. E così è stato fino a giovedì scorso quando la persona che lo ospitava è andata a vivere da un’altra parte. A questo punto il ragazzo si è reso conto di non avere i soldi per pagare l’affitto ma soprattutto ha iniziato a temere di finire nel carcere di Caserta.

Così è salito su un pullman direzione Firenze. È arrivato in questura e di fronte ai poliziotti ha detto: “Sono qui per farmi arrestare”. I militari, sopresi dalla richiesta, hanno effettuato tutte le verifiche del caso e infine hanno accontentato il ragazzo arrestandolo per evasione.

In molti si sono chiesti perché proprio Firenze: “Dalla mia esperienza posso tranquillamente dire che Sollicciano è il miglior carcere dove possa andare”, ha risposto il ragazzo che ha visto il suo desiderio esaudirsi dopo aver subito il processo per direttissima.

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