Quanto è efficace e solerte la censura di Facebook quando la satira o l'ironia prendono di mira i beniamini della sinistra chic politicamente corretta. "Questa foto presenta contenuti che esprimono crudeltà e insensibilità": è ciò che ha contestato Facebook a un fotomontaggio realizzato dalla pagina satirica Comitato Centrale per la difesa dell'ortodossia che ritrae la foto delle Sardine a Fabrica con il fotografo Oliviero Toscani e Lucano Benetton con alle spalle il Ponte Morandi. "La psicopolizia di Fb - scrive Gilberto Trombetta -ha coperto in tempo record - una mezzoretta dalla segnalazione di qualche sardigna (la sardina indignata) - l'immagine pubblicata dal Comitato Centrale perché contiene crudeltà e insensibilità".
Il Comitato Centrale è una pagina satirica - non certo di destra ma composta da Partigiani armati di Meme temprati nell'acciaio sovietico - che realizza meme e fotomontaggi dissacranti sulla sinistra rosè, tollerante e progressista. Guai, però, a toccare le sardine che scatta subito la censura di Facebook. Come ricordato dalla pagina in un post, "tra il 2012 e il 2017 gli utili di Atlantia, la controllata dei Benetton che ha ancora in gestione la società Autostrade, ha tagliato gli investimenti del 54% e diminuito i lavori in corso del 56%. Così facendo i ricavi sono aumentai del 21% e gli utili netti del 55%". Da lì il presunto collegamento con la tragedia del Ponte Morandi, il viadotto autostradale collassato il 14 agosto 2018 causando la morte di 43 persone (rispetto alla quale c'è un processo in corso che dovrà stabilire eventuali responsabilità).
Nel frattempo, la foto con Benetton e Toscani è diventata un caso politico e ha mandato in cortocircuito le stesse Sardine. Come spiega Il Giornale, infatti, nel giro di poche-pochissime ore, infatti, Mattia Santori & Co. hanno cambiato idea anche sul senso e il significato di quella fotografia insieme alla famiglia Benetton e Oliviero Toscani. Uno scatto che li ha "traditi", catapultandoli nell'occhio del ciclone. Resisi conto della gaffe, i quattro fondatori del movimento hanno ammesso l'errore: "La foto con Benetton? È stata un’ingenuità perché ha offerto un assist a tutti quelli che non vedevano l’ora di screditarci. È stato un errore, prima o poi doveva capitare. Ma anche chi ci apprezza deve capire che non siamo infallibili" ha dichiarato al Corriere della Sera Mattia Santori.
Lo stesso Santori ha provato ulteriormente a giustificarsi: "Io non ho nemmeno parlato con l’imprenditore (Luciano Benetton, ndr) E a tavola mi avevano riservato un posto vicino a lui ma ho preferito rimanere in mezzo ai ragazzi". E infine: "Noi quattro siamo andati a titolo personale, non in quanto rappresentanti delle sardine. Capisco che altri non lo avrebbero fatto…".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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