Facebook censura un nudo di Leonardo Da Vinci ed è polemica

ll social network di Mark Zuckerberg ha tagliato la parte di un'opera di Leonardo Da Vinci, "L'angelo incarnato", raffigurante il corpo nudo del soggetto. Facebook: "Non sono ammesse le nudità, anche se per motivi artistici o educativi"

Facebook censura un nudo di Leonardo Da Vinci ed è polemica

"L'insensata mannaia della censura del tribunale dell'inquisizione informatica ha decapitato la riproduzione. È un fatto gravissimo che calpesta brutalmente e violentemente la piena libertà di espressione artistica". Silvano Vinceti, presidente del Comitato per la valorizzazione dei Beni Storici, Culturali e ambientali, usa parole molto forti per denunciare il comportamento di Facebook, colpevole di avere tagliato la parte "nuda" di un quadro di Leonardo Da Vinci, "L'angelo incarnato". Come riporta Adnkronos l'opera, un disegno a carboncino, raffigura un adolescente ermafrodita con una capigliatura femminile e il membro maschile eretto. Si ritiene che il ragazzo rappresentato sia Gian Giacomo Caprotti, detto Salai, allievo e forse anche amante di Leonardo.

L'opera, "caricata" dalla pagina Facebook "L'invisibile nell'arte" come immagine di copertina, è stata automaticamente decapitata della sua parte inferiore grazie all'algoritmo di cui il social si serve per eliminare subito ogni forma di nudità e pornografia. Ma per Silvano Vinceti, ideatore e curatore del progetto "L'invisibile nell'arte" finalizzato a scoprire e documentare una serie di misteri legati a Leonardo e alla sua produzione artistica, non ci sta. "È un fatto gravissimo che calpesta brutalmente e violentemente la piena libertà di espressione artistica e il diritto degli utenti di Facebook d'approfondire la conoscenza dei dipinti di Leonardo".

Facebook ha risposto così alle rimostranze di Vinceti: "Non sono ammesse immagini con contenuti caratterizzati da posizionamenti sessualmente suggestivi o che mostrano molta nudità (anche se per motivi artistici o educativi) a causa della loro natura altamente sensibile". Spiegazione che non convince il presidente del Comitato per la valorizzazione dei Beni Storici, Culturali e ambientali, che si sfoga così: "La motivazione addotta è vergognosa, ridicola, degna dei sistemi autoritari di marca nazista, fascista e comunista. Per secoli si è combattuto per la libera espressione artistica e l'occhio censore del social network ha vestito i panni del peggior oscurantismo della storia recente. Maggiore violenza e offesa a Leonardo da Vinci non si poteva fare".

Per Vinceti, la libertà di espressione artistica ha la precedenza su tutto.

Per difenderla e promuoverla, l'esperto di Leonardo Da Vinci annuncia che "procederemo immediatamente ad una raccolta firme rivolta alle Istituzioni Europee ed Italiane perché venga tutelata la libertà di espressione artistica e di divulgazione delle opere di tutti gli artisti. Si stanno predisponendo altre iniziative per l'affermazione di un principio non calpestabile".

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