Fiumicino, aereo fuori pista: sedici feriti, due sono gravi

A bordo del velivolo della Carpatair, compagnia rumena partner di Alitalia, 50 passeggeri. Polemica sul vettore

Fiumicino, aereo fuori pista: sedici feriti, due sono gravi

Un aereo ATR 72 della Carpatair, vettore rumeno che lavora per Alitalia, proveniente da Pisa e in atterraggio a Fiumicino è finito fuori pista. A bordo quarantasei passeggeri e quattro componenti dell'equipaggio. Secondo il primo bilancio le persone ferite sarebbero sedici, di cui due gravi. In particolare uno che avrebbe riportato fratture al bacino ed è stato trasferito in ospedale con eliambulanza. L'ATR 72 si trova inclinato dalla parte dell’ala destra; il muso e la pancia del velivolo sono completamente adagiati sull’erba e il carrello destro si è sventrato così come sono danneggiate le pale dell’elica destra. Anche il sottopancia del muso dell’aereo presenta dei danni e alcuni detriti sono sparsi intorno alla sagoma. Tutte le porte da entrambi i lati dell’aereo sono aperte e sul fianco sinistro c’è anche la scaletta all’esterno. Per la forza del vento l’elica sinistra continua a girare. L’aeromobile è stato transennato dai vigili del fuoco che stanno continuando ad operare dei rilievi. La prima foto dell'aereo è stata pubblicata su Twitter.

Gli agenti della Polaria, guidati da Antonio Del Greco, stanno effettuando accertamenti in merito alla dinamica dell’episodio tenteranno di stabilire con esattezza nelle prossime ore se - è l’ipotesi più probabile - il forte vento e le condizioni atmosferiche possano aver compromesso il corretto atterraggio oppure se si è trattato di un errore di manovra del pilota.

"Credevamo di morire"

"Tanta paura, qualcuno di noi ha creduto di poter morire e tutti urlavano. Durante l’atterraggio l’aereo ha toccato due volte bruscamente a terra: ci è stato spiegato che la seconda volta si è piegato il carrello e l’aereo è finito fuori pista", ha raccontato uno dei quarantasei passeggeri del velivolo.

Carpatair, una compagnia al centro delle polemiche

È da tempo sotto la lente di ingrandimento la partnership Alitalia-Carpatair. Appena il 22 gennaio scorso c'è stato un precedente sulla tratta Roma-Ancona, quando il velivolo della Carpatair è stato costretto a un atterraggio d’emergenza allo scalo Raffaello Sanzio subito dopo il decollo per problemi tecnici. Il 5 genaio, sempre sulla stessa tratta, un Atr partito da Ancona, per problemi di depressurizzazione nella carlinga è dovuto rientrare allo scalo riportando a terra i passeggeri terrorizzati costretti a indossare le mascherine. All’allarme sull’affidabilità della compagnia quest’ultima, il 10 gennaio scorso, replicava con un comunicato in cui denunciava una "campagna mediatica", imbastita da "alcuni sindacati italiani di piloti" insoddisfatti per l’accordo con Alitalia e intenzionati a "danneggiare l’immagine della compagnia" romena. La compagnia romena, secondo il responsabile nazionale Piloti-Ugl Trasporti, Cordiale Miccio, "ha dimostrato di non avere lo stesso standard di qualità, regolarità e puntualità nei confronti dei passeggeri dei voli operati in wet leasing".
Un anno fa, n

538em;">el febbraio 2012 la Carpatair ha vinto la gara d’appalto organizzata da Alitalia per operare alcuni voli domestici in Italia con due aerei di 70 posti del tipo Atr 72-500.

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