Il flop del festival buonista che raccoglie soldi per le Ong

All'evento (abusivo) dei centri sociali ci sono quattro gatti. Nessun permesso e birre a gogo senza scontrini. Ma Beppe Sala lascia fare

Il flop del festival buonista che raccoglie soldi per le Ong

I centri sociali possono, anche quando si tratta di vendere birre e panini in nero sotto al monumento storico Arco della Pace. Anche quest'anno, infatti, è tornata l'Abba cup. Una tre giorni di cene multietniche, tornei, concerti, stand che per questa edizioni saranno dedicati alla ong Mediterannea impegnata a raccogliere clandestini in mare da portare in Italia.

Il festival - che dal numero di partecipanti sembra un vero e proprio flop - è abusivo, ma tollerato dal Comune di Milano. Gli organizzatori, infatti, non hanno chiesto i permessi ma anche in questo caso l'amministrazione targata Pd di Beppe Sala chiude un occhio e lascia fare. A discapito, però, di bar e commercianti della zona. E mentre questi vengono multati per un tavolino fuori posto, gli antagonisti del centro sociale vendono birre e panini senza l'ombra di uno scontrino. (GUARDA IL VIDEO)

Facciamo chiarezza: ricordare il 19enne Abdoul Guiebre, detto Abba, ucciso il 14 settembre 2008 in via Zuretti, è una nobile causa. Ma qui di Abba non c'è neanche l'ombra e ormai l'obiettivo del festival ha preso tutt'altra piega. E, come ci spiega Sivia Sardone, "sarebbe gravissimo se il Comune chiudesse entrambi gli occhi di fronte a un abuso del genere".

La consigliera comunale ed europarlamentare della Lega aspetta delucidazioni dall'amministrazione. E intanto fa notare che "i commercianti a Milano si vedono multare se chiudono i dehors per non farci entrare i senzatetto, se spostano un tavolino di due centimetri, se hanno gli ombrelloni di un colore sbagliato".

Non è di certo la prima volta che eventi di questo genere vengono tollerati dal Comune di Sala. Anzi: la lista è lunga. E proprio per questo l'esponente del Carroccio si chiede come centri sociali possano organizzare feste, serate, servizi ristorazione, corsi di ogni genere senza che nessuno alzi un dito. E attacca: "Capisco che questi ragazzi campioni di abusivismo rappresentino un buon bacino elettorale per la sinistra, ma continuare a tollerare certi abusi fa male alla città di Milano".

Oggi andrà in scena l'ultima giornata del festival. Dopo musica e concerti, non poteva mancare il comizio buonista.

Sempre sotto l'Arco della Pace, terranno un discorso vari esponenti delle Ong, da Cecilia Strada per Mediterranea fino a vari attivisti della Open Arms. L'obiettivo è sempre quello: raccogliere soldi (vendendo in nero) per i clandestini. E chissà, magari questa sera ci saranno quattro gatti in più.

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