Documenti e computer trovati all'Università di Foggia sono finiti in mano alla Guardia di finanza, che oggi è entrata nell'ateneo per indagare su presunte irregolarità legate all'utilizzo e alla rendicontazione dei fondi del ministero dell'Istruzione. I soldi arrivati da Roma erano destinati alla ricerca, ma l'accusa è che siano stati utilizzati in altro modo, in alcuni casi anche per pagare gli stipendi dei professori.
Le indagini scattate un anno e mezzo fa con le denunce dei professori Alessandro Del Nobile e Diego Centonze, rimossi e sostituiti da altre persone, sono ora in pieno svolgimento e sotto esame ci sono finanziamenti per dieci milioni di euro. I due erano redattorei dei progetti del Distretto agroalimentare regionale (Dare), in parte finanziati anche dal Miur.
Le sedute di laurea e l'attività didattica prevista questa mattina sono state fermate
quando di prima mattina è scattata la perquisizione in ateneo, durante la quale sono stati notificati anche alcuni avvisi di garanzia. Tra gli indagati per truffa c'è anche il rettore dell'Università di Foggia, Maurizio Ricci.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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