Franceschini fa marcia indietro. Dopo l’interrogazione parlamentare promossa da una cordata di esponenti di Fratelli d’Italia e il nostro articolo, l’ingresso alla mostra “Rinascite. Opere d’arte salvate da Amatrice e Accumuli” sarà gratuito per “i cittadini dei comuni colpiti dal terremoto”.
Il cambio di rotta è avvenuto in occasione del question time di giovedì scorso. “Signor Ministro, la vicenda è molto semplice: il suo Ministero, con Coopculture, ha organizzato alle Terme di Diocleziano questa mostra con i reperti salvati dal terremoto del 2016 di Amatrice e Accumoli. Il prezzo del biglietto è di 7,50 euro. Noi vorremmo capire se è possibile che i proventi di questa mostra vadano direttamente ai cittadini o ai paesi interessati dal terremoto e se non sia possibile che i cittadini di quei territori non paghino il biglietto d’ingresso”.
Così interpellato dall’onorevole Murgia, Franceschini ha specificato che “la mostra è gratuita”: “La cifra a cui lei ha fatto riferimento è il biglietto d’ingresso ai musei, cioè alle Terme di Diocleziano e al Museo nazionale romano, e in genere capita, a volte, che la mostra venga maggiorata di un prezzo. In questo caso, è il biglietto. La mostra è una mostra gratuita per chi visita il museo e quindi non c'è la possibilità di destinare parte di risorse”. Insomma, nessun lucro sulla pelle delle vittime del sisma.
E d’ora in poi ingresso libero per i visitatori che provengono dalle zone terremotate. Franceschini ha infatti definito “giusta” la richiesta “che è stata fatta rispetto all’entrata gratuita” dato che “sono opere di quelle comunità locali e dei cittadini dei comuni colpiti dal terremoto”. Perciò, ha promesso il ministro dei Beni e delle Attività Culturali, “i cittadini di tutti i comuni del cratere potranno entrare gratuitamente alle Terme di Diocleziano a visitare sia il museo che la mostra, fino alla fine della mostra”.
A chiarire ancor di più la faccenda arriva il comunicato di CoopCulture: “Le accuse e gli insulti gravissimi dell’on. Rampelli contro CoopCulture sono frutto di invenzioni o di fantasie”.
L’azienda si è difesa spiegando che “CoopCulture non fa nessuno sciacallaggio o speculazione sul terremoto” e che “la mostra ospitata alle Terme di Diocleziano non ha un biglietto d’ingresso, quello che i visitatori pagano, per decisione del Museo, è l’ingresso ordinario a tutte le sedi del Museo Nazionale Romano (di cui le Terme sono solo una parte)”.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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