Il fisco gli sequestrò 1,3 milioni di euro. Ma fu vittima di un errore

Nel Trevigiano un immobiliarista tacciato di evasione fiscale per diversi milioni è stato assolto dalla commissione tributaria per "errori oggettivi" nell'operato dell'Agenzia delle Entrate

Il fisco gli sequestrò 1,3 milioni di euro. Ma fu vittima di un errore

Prima bollato come evasore e colpito dal sequestro dei beni. Poi riconosciuto vittima di "oggettivi errori" da parte dell'Agenzia delle Entrate e fatto rientrare in possesso dei propri averi.

Succede a Ponte di Piave, nel Trevigiano, dove l'immobiliarista settantottenne Roberto Lorenzon ha dovuto combattere per oltre un anno contro il fisco prima di vedersi riconosciuto il torto subìto. Diversi mesi fa l'uomo si era visto sequestrare una Ferrari e alcuni appartamenti per oltre 1.300.000 euro per una presunta dichiarazione fraudolenta che avrebbe commesso utilizzando false fatture. La presunta evasione era poi lievitata sino ad oltre tre milioni di euro con un secondo acertamento.

La Procura aveva così ottenuto il sequestro di 25 appartamenti e di una Ferrari 360 Modena. Ieri però, racconta il veneziano Gazzettino, la Commissione tributaria di primo grado ha annullato l’avviso di esecuzione degli accertamenti delle Entrate per "oggettivi errori riscontrati".

"Basti pensare - ha spiegato l’avvocato Veneri, legale di Lorenzon - che alcune poste erano state conteggiare due volte e che costi, effettivamente sostenuti, erano stati ritenuti relativi a operazioni fantasma".

Per le Fiamme Gialle, però, si trattava di una maxi evasione attuata tramite la mancata dichiarazione dei soldi incassati con gli affitti.

Ora però, in attesa del responso del giudice civile, la commissione tributaria ha dato ragione al contribuente e lasciato a bocca asciutta fisco e Finanza. Ora l'uomo ha deciso di fare causa all'Agenzia delle Entrate e chiedere il risarcimento per i danni subiti.

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