"Forte terremoto di magnitudo 5.1 fa tremare la provincia di Macerata", invece era nelle Filippine.
Il falso allarme, che giovedì mattina ha coinvolto l'Italia centrale, è dovuto a un errore tecnico del Centro nazionale terremoti. Una piccola scossa, di 1.6, effettivamente registrata nel Maceratese ma che nessuno ha avvertito, è diventata un sisma importante, di ben 5.1, sulla strumentazione dell'Ingv.
Alle 5, 17 minuti e 46 secondi di giovedì mattina, sul sito dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia è apparsa l'indicazione di una forte scossa con epicentro a 1 chilometro a nord di Pieve Torina, in provincia di Macerata.
Nella zona coinvolta, però, la popolazione non ha avvertito nulla e, per fortuna, non c'è stato alcun danno. Questo perché una scossa c'è stata, ma di lieve entità. A causa di un malfunzionamento, però, la scossa realmente registrata nel centro Italia, in realtà di magnitudo 1.6, è stata associata alla magnitudo di 5.1 di un altro terremoto, avvenuto davvero, ma nelle Filippine.
Accortisi dell'errore, l'indicazione è stata cancellata dal
sito dopo circa mezz'ora e l'Ingv si è scusato dell'errore, sia con una dichiarazione: "Il problema è stato prontamente corretto", che su Twitter. Poi si sono messi subito al lavoro per ricostruire le cause dell’accaduto.Errore tecnico https://t.co/p62Vj3h7YY
— INGVterremoti (@INGVterremoti) 15 giugno 2017
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