Monsignor Galantino è intervenuto nuovamente sul tema dei migranti:"La Chiesa italiana – ha detto il segretario generale della Cei - è chiamata prima di tutto a fare il suo dovere, partendo dal Vangelo: non lasciare nessuno per strada. È evidente poi che spetta alla politica e agli amministratori decidere le regole e le leggi su questo. E ancora:"Evidentemente la Chiesa, come ogni cittadino, è chiamata a vigilare perché la dignità delle persone non venga messa sotto ai piedi per interessi elettorali". I migranti, per il presule, non devono diventare "merce elettorale". Galantino, insomma, ha rilanciato sull'immigrazione a poche settimane dalle elezioni e ha auspicato che:"...che l’Italia, la nostra bella Italia, recuperi la capacità di confronto e di dialogo. Perché quando ci si confronta, quando si dialoga, si ha la possibilità di mettere in campo le ragioni, le ragioni vere, che portano alla prudenza, all’accoglienza, e a realizzare quei quattro verbi - accogliere, proteggere, promuovere e integrare - che il Papa ci invita a praticare". Il segretario della Cei ha inoltre ribadito il fatto che l'attenzione della Chiesa nei confronti dei migranti non è una novità introdotta dal pontificato di Bergoglio.
Domenica 14 gennaio, ancora, Papa Francesco celebrerà la Giornata mondiale del migrante e del rifugiato. Il segretario dei vescovi, durante la presentazione dell'iniziativa, ha voluto sottolineare i risultati ottenuti dalla campagna "Liberi di partire, liberi di restare":"È un progetto – ha sottolineato Galantino - sul quale la Chiesa italiana ha investito 30 milioni di euro dell’8 per mille, da aggiungersi a quelli che ogni anno, intorno ai 100 milioni, vengono spesi per questo. Il progetto consiste soprattutto nel realizzare in maniera più mirata - con le realtà e le istituzioni che già stanno sul posto a lavorare, non da oggi bensì da tantissimo tempo - condizioni perché la gente possa evitare di partire". Liberi di migrare, quindi, ma anche liberi di restare nella loro terra d'origine. Particolare attenzione, poi, viene riservata all'informazione: "... c'è l’informazione negativa, che cerca di far vedere il mondo occidentale come un mondo tutto fatto di lucette e di possibilità straordinarie per vivere, ci sta chi lì, anche per conto nostro, sta facendo capire che non è vero che qui sia tutto facile e semplice, soprattutto non è vero che qui ci sia gente sempre disponibile ad accogliere con disinteresse, perché c’è gente che sfrutta queste realtà".
Ma le parole che più faranno discutere, probabilmente, sono quelle relative alle prossime elezioni politiche italiane: "Serve un sussulto di onestà, realismo e umiltà da parte di chi ci chiede il voto - ha ribadito Galantino - "il popolo distingue chi vende fumo da chi vuole rimettere in cammino l'Italia", ha chiosato. La Chiesa, per il capo dei vescovi italiani, è in grado di avere "uno sguardo realistico su ciò di cui c'è bisogno".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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