"Mangiamo culatello e beviamo champagne alla faccia di chi spala...". Parole come pietre che fanno ancora male anche se sono state pronunciate il 14 dicembre 2012. In quelle ore Genova è in crisi. La nevicata e il ghiaccio hanno paralizzato il traffico. Gli autobus sono fermi e i pochi i treni che vanno sono in ritardo. Anche gli ospedali sono in difficoltà. E non mancano le centinaia di anziani che, non potendo raggiungere le proprie abitazioni sulle alture, sono abbandonati a loro stessi. Eppure all'Amiu, l’azienda comunale della nettezza urbana, c'è chi festeggia e brinda.
Nella storica nevicata del 2012 si contarono una cinquantina di feriti. Niente a che vedere con le tragiche alluvioni degli ultimi anni. Tuttavia, anche l'allarme neve aveva messo in ginocchio la città della lanterna. In simili situazioni, l'Amiu dovrebbe organizzare gli spazzaneve, la distribuzione del sale e i soccorsi di primo intervento. Invece, come denuncia Matteo Indice sul Secolo XIX, in quel 14 dicembre 2012 i dirigenti dell'Amiu stavano pensando a tutt'altro. Ecco che alle 10,10 Corrado Grondona invia un sms a un’amica: "Dài non fare la fanatica... Manda tutti a quel paese e vieni a fare merenda con me... mangiamo culatello e beviamo champagne alla faccia di chi spala".
Grondona è stato arrestato due settimane fa per "associazione a delinquere, corruzione, turbativa d’asta e abuso d’ufficio".
Secondo i pubblici ministeri Paola Calleri e Francesco Cardona Albini, che hanno chiesto e ottenuto il carcere, favoriva sistematicamente gli imprenditori delle bonifiche Gino e Vincenzo Mamone e i subappaltatori in cambio di notti con escort.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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