Un gioco erotico estremo finito tragicamente con un morto. Il processo si è aperto in Germania, imputata un'insegnante di 32 anni, Gabriele P. Il fidanzato della donna brutalmente deterubato e decapitato. L'arma del delitto è una motosega circolare. La vittima, Alex H., indossava un paio di occhialini da nuoto oscurati da un nastro nero, il tutto faceva parte di un gioco erotico intrapreso dalla coppia su insistenza di lui, o almeno, è la versione raccontata da Gabriele.
L'omicidio
I fatti risalgono al dicembre 2008, ma solo 12 mesi fa si è scoperto il delitto, grazie a un conoscente della vittima, ai tempi dei fatti 23enne e studente di architettura, che si è recato dalla polizia. Gli agenti hanno così trovato i resti del corpo nel giardino di una casa di Monaco dove la coppia viveva all'epoca. Secondo gli inquirenti la fidanzata della vittima è stata aiutata da due amici nel seppelire il corpo.
Un delitto che è fruto di un gioco erotico molto estremo. Gli inquirenti hanno ricostruito l'accaduto: la donna avrebbe ucciso il fidanzato con una sega aprendogli il petto e solo successivamente lo avrebbe decapitato, .
La difesa dell'imputata
Gli avvocati di Gabriele parlano invece della vittima come un uomo che costringeva la compagna a giochi sessuali degradanti. La donna, presa dalla disperazioni, proprio durante una di queste pratiche avrebbe reagito imbracciando la sega presente nell'appartamento, colpendolo poi al petto.
Di diverso avviso sono i pm: Gabriele avrebbe pianificato tutto. Dopo l'efferato delitto, ha lasciato il cadavere sul letto per mesi. Il corpo sarebbe stato spostato solo quando ha portato nella casa un altro suo amante, Cristian K. Quest'ultimo, invece di chiamare la polizia, ha dato una mano a seppellire il cadavere per "amore". L'uomo è già stato condannato a 2 anni e 8 mesi.
Secondo le ricostruzioni, Gabriele avrebbe completato il piano dicendo ai genitori di Alex, che
lo cercavano dopo la sua scomparsa, che era fuggito in Romania con una nuova fiamma e che non voleva contatti con nessuno. La mamma della vittima lo ha cercato per anni, ma senza alcun risultato, come sottolinea FanPage.
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