L'ira di Gerry Scotti sul governo: "Pensano ai rimpasti, intanto la gente..."

Il popolare conduttore, durante un intervento radiofonico, ha criticato duramente la maggioranza per il tira e molla sul rimpasto in un momento in cui le priorità dovrebbero essere altre

L'ira di Gerry Scotti sul governo: "Pensano ai rimpasti, intanto la gente..."

"La gente muore di fame e i politici pensano ai rimpasti e a litigare. Disarmante". Parole durissime quelle di Gerry Scotti che, durante un collegamento telefonico con l'emittente Rtl 102.5, c'è andato giù pesante con la maggioranza e con chi - da Giuseppe Conte e Matteo Renzi e Co. - da giorni pensa più alla poltrona che agli interessi del paese.

Il popolare conduttore di Chi vuol essere milionario non ha fatto sconti al premier e al leader di Italia Viva dopo gli ultimi "balletti" di governo che li ha visti protagonisti. "Questa mattina come tutte le mattine - ha detto Gerry Scotti su Rtl - mi sono guardato un po' di telegiornali su varie reti e mi faccio un’idea: che i partiti politici passino il tempo, sotto Natale, con tutte queste difficoltà a litigare e a parlare di rimpasti lo trovo disarmante. Di fronte alla situazione di tanta gente che ha il problema di arrivare a fine mese".



A far indignare Gerry Scotti (che da alcune settimane è guartio dopo il contagio da coronavirus) e gli italiani, che da mesi combattono non solo contro il Covid-19 ma anche contro l'incapacità del Governo, sono gli ultimi screzi in parlamento tra Renzi e Conte in occasione della verifica di governo. Come se il periodo non fosse già abbastanza delicato e difficile da aggiungerci le solite scaramucce dei soliti volti noti della politica.

Roba da far scattare anche uno dei conduttori più amati del piccolo schermo, Gerry Scotti, che difficilmente perde le staffe e che, invece, stavolta ha deciso di dire la sua e lanciare una sonora stoccata alla maggioranza: "Per lo meno che si mettano d’accordo e ci diano un senso di serenità almeno da quel punto di vista. Questa situazione di litigiosità in parlamento è aumentata in quantità e peggiorata come qualità. Io ho fatto parte di quella prima Repubblica in modo marginale. Quando passavo io i grandi capi sorridevano, ma smettevano di parlare di ciò di cui stavano parlando". Gerry Scotti, in chiusura di intervento, ha puntato l'attenzione sulle mancanze dell'esecutivo sulle reali esigenze di cittadini, imprese e imprenditori: "Avrei avuto però maggiore attenzione nei confronti di certi comparti come il turismo, la ristorazione e i trasporti. Un Natale così con tutto chiuso senza i ristoranti e gli impianti sciistici però, lascia l’amaro in bocca. La bella notizia in questo Natale è finalmente il rilascio dei pescatori di Mazara del Vallo".

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