"Conte ha perso la fiducia..." La bomba che scatena la rissa

Rosato (Italia Viva) avverte: "Sono pronte le dimissioni". Ma il Pd prova a tamponare: "No veti e ultimatum, vogliamo andare avanti". Spunta quel sospetto: "Vogliono una crisi al buio"

"Conte ha perso la fiducia..." La bomba che scatena la rissa

Si fanno sempre più esplosivi gli ultimi giorni del 2020 in cui si decideranno le sorti del governo. A finire nel mirino delle polemiche è nuovamente il premier Giuseppe Conte, alle prese con le scomode posizioni di Italia Viva sulle principali tematiche che potrebbero appunto far crollare i giallorossi. Il presidente del Consiglio ha da poco avuto un faccia a faccia con i renziani, i quali hanno presentato un documento programmatico per incassare il sì al Mes e all'affidamento della delega sui servizi segreti a una persona che non sia lo stesso avvocato. A infiammare ulteriormente la situazione ci ha pensato Ettore Rosato, che ai microfoni della trasmissione Agenda su SkyTg24 ha fotografato la situazione che appare molto fragile.

Il vicepresidente della Camera e coordinatore di Iv non ha usato giri di parole per avvertire Conte: "A oggi non c’è più la fiducia tra la maggioranza e il premier. La fiducia l'ha sciupata. La fiducia non c’è più non solo con noi, noi diciamo cose che dicono tanti altri partner di maggioranza. Bisogna ricostruirla se si vuole andare avanti". E infatti l'esponente renziano ha fatto sapere che anche tra i grillini certi malumori stanno iniziando a palesarsi in maniera significativa: "Anche i ministri M5S non hanno apprezzato che alle 2 di notte ci sia arrivata la suddivisione di 209 miliardi, senza discuterne con nessuno, secretando progetti. Una suddivisione che Conte pensava alle 9 del mattino il Cdm approvasse, insieme a misure che commissariavano Cdm e Parlamento".

Da qui l'ennesimo ultimatum lanciato: "O la risolve il premier o per noi il governo è finito. Le dimissioni delle ministre Iv non le ha pronte Renzi, le hanno pronte le nostre ministre". Ovviamente il riferimento è all'ipotesi di una task force per la supervisione tecnica dell'attuazione dei progetti del Recovery Fund, che potrebbe esautorare il potere e le funzioni dello Stato. Italia Viva in alternativa ha proposto un'unità di missione "rafforzata" con il coinvolgimento di tutte le forze politiche della maggioranza e del Parlamento. Rosato ha rimarcato il fatto che l'emergenza Coronavirus abbia consegnato a Conte poteri che nessun premier ha avuto prima di lui, ribadendo la necessità di collegialità: "Questo Paese non ha mai sopportato gli uomini soli al comando. C’è un problema di trasparenza, e noi di Italia Viva non sosterremo mai un governo non trasparente".

Ora scoppia il caos

E così si è innescata una rissa furibonda all'interno dell'esecutivo. Andrea Orlando, vicesegretario del Partito democratico, ha preso subito le difese del presidente del Consiglio e ha invitato tutti gli alleati a mettersi al lavoro per definire gli strumenti e gli obiettivi da raggiungere grazie ai fondi europei: "Veti e ultimatum non possono interrompere questo lavoro. Per questo avevamo condiviso la proposta di far procedere due tavoli in parallelo per affrontare i nodi politici della maggioranza mentre si procedeva sul Recovery".

Ma c'è chi ha rincarato la dose sganciando una durissima frecciatina ai renziani. "Rosato parli a nome di Italia Viva, che rappresenta il 2% degli italiani. Per il Pd, che è invece cresciuto in questi mesi e che loro volevano distruggere, parliamo noi", ha tuonato senza peli sulla lingua Michele Bordo, vicecapogruppo del Pd alla Camera. Il dem dunque ha approfittato per ripetere la totale contrarietà a una crisi di governo, dicendosi invece favorevole a un patto di legislatura per rilanciare l'azione di governo: "Il Pd continuerà a lavorare per rafforzare e dare una prospettiva politica a questa maggioranza rispetto alla quale non ci sono alternative".

A cercare di tamponare il caos è stata Loredana De Petris, che ha spiegato quali sarebbero le reali intenzioni di Italia Viva: "La verità è che vuole provocare a tutti i costi e con totale irresponsabilità una crisi al buio, il cui esito saranno elezioni anticipate nel momento peggiore per il Paese".

La senatrice di Liberi e uguali e presidente del Gruppo misto si è detta preoccupata perché uno scenario del genere potrebbe provocare uno scollamento tra la politica e i cittadini: "Già ora, per responsabilità di Iv, il Recovery Plan italiano, che dovrebbe procedere con la massima urgenza e celerità, è bloccato".

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