Eitan tornerà in Italia e vivrà con la zia paterna. Secondo quanto riportato dai media israeliani, sembra essere questa la decisione presa dal giudice del Tribunale della Famiglia di Tel Aviv. A dare la notizia per primo è stato il Jerusalem Post. Eitan Biran, il bimbo di 6 anni risultato l'unico sopravvissuto alla tragedia del Mottarone, dopo una contesa giuridica tra la famiglia materna e quella paterna potrà quindi fare ritorno nel nostro Paese. E vivrà a casa della sorella del padre, Aya Biran, a Pavia.
Eitan e il ritorno immediato
Sembra inoltre che il nonno materno del bambino, Shmuel Peleg, che lo scorso 11 settembre aveva riportato in Israele il nipote di nascosto, a bordo di un aereo privato decollato da Lugano, dovrà farsi carico delle spese processuali, che si aggirano attorno ai 70mila Shekel, circa 18mila euro. Eitan, che quel tragico 23 maggio aveva perso la mamma, il papà, il fratellino e i bisnonni, tornerà in Italia, riconosciuta dalla corte israeliana come sua dimora abituale. Ricordiamo che il bambino è iscritto alla scuola elementare nel nostro Paese.
Il giudice Iris Ilutovich Segal ha scritto nella sentenza, in cui impone il rientro immediato in Italia di Eitan in base alla Convenzione dell'Aja, accogliendo così il ricorso della zia, affidataria legale: "Il tribunale non ha accolto la tesi del nonno che Israele è il luogo normale di vita del minore né la tesi che abbia due luoghi di abitazione". Il nonno materno è indagato nel nostro Paese per sequestro di persona. L'uomo infatti, ancora in possesso del passaporto israeliano del bambino, lo aveva prelevato da casa e lo aveva portato in Svizzera, a bordo di un'auto presa a noleggio. I due erano poi decollati da Lugano e con un jet privato avevano raggiunto Israele. La sentenza del giudice è arrivata dopo circa due settimane dalla fine delle udienze in Tribunale a Tel Aviv.
Il sospetto della contesa
Sembra che la contesa tra le due famiglie riguardasse anche il patrimonio di diversi milioni di euro derivanti dai risarcimenti che arriveranno a Eitan quando termineranno le indagini sulla tragedia dello scorso maggio. Oltre alla ingente somma di tutte le donazioni e le raccolte fondi per aiutare il bambino rimasto orfano che sono sttae fatte in questi mesi.
Tra queste, tramite il sito israeliano Giusmehalev, una ha portato 150mila euro nelle tasche della famiglia Peleg. La somma, secondo un legale, doveva servire per il sostentamento in Italia e le spese processuali del bambino.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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