Guardie svizzere no vax, pillole anti-covid e le elezioni: quindi, oggi...

Quindi, oggi...: il down di Facebook, la mancanza di carbone e la terza dose

Guardie svizzere no vax, pillole anti-covid e le elezioni: quindi, oggi...

- oltre alla pillola antivirale Merk contro il Covid, pare che presto ne “arriveranno altre”. A dirlo è Luca Richeldi, direttore di Pneumologia del Policlinico universitario Gemelli di Roma. Insomma “antivirali e anticorpi monoclonali diventeranno un po' il cardine della terapia dei pazienti che sviluppano l’infezione”, oltre ai farmaci già approvati dall’Aifa. “L'armamentario che abbiamo oggi nei nostri ospedali per combattere la malattia nelle persone colpite dal virus è enormemente superiore e più efficace di quella che avevamo un anno fa”. Toccatina apotropaica e via: speriamo davvero di venirne fuori

- terza dose del vaccino sempre meno probabile, almeno per i giovincelli. Dopo Locatelli, pure Fabrizio Pregliasco sostiene che “non sarà necessario rivaccinarsi tutti”. Ma solo alcuni soggetti a rischio, tipo vaccino influenzale. Ma, scusate: non era stato Speranza a dire che la terza dose era "probabile"?

- brutte notizie dal fronte riscaldamento. La centrale elettetrica tedesca di Bergkamen, in Nord Reno Vestfalia, ha finito il carbone. Esatto: addio scorte, i rifornimenti non arrivano e quindi ha chiuso i battenti. Un segnale preoccupante in vista dell’inverno, che sicuro con la fortuna che ci ritroviamo sarà il più rigido degli ultimi 100 anni: l’Europa rischia carenze di carbone, oltre che di gas. Tradotto: aumento dei prezzi nelle bollette, dopo i già sanguinolenti rincari iniziati tre giorni fa.

- sempre per la serie “i lebbrosi vengano a me”, il Vaticano ha detto addio a tre guardie svizzere No Vax (altre tre sono sospese). Per entrare nella Santa Sede serve infatti una “adeguata certificazione” che i soldati di Sua Santità non avevano. In totale erano in sei: tre se ne sono andati “volontariamente” (mah). Gli altri te per ora stanno a casa in attesa di “regolarizzare la propria posizione”. Misericordias domini

- vedere gli inviati in tv alle elezioni amministrative parlare con la mascherina e poi passare il proprio microfono agli ospiti, appena sputacchiato, mi pare la giusta conclusione di questa pandemia

- figuraccia pazzesca per Facebook, costretta a ricorrere a Twitter (cioè al competitor) per chiedere scusa per il down che ha colpito tutti i suoi social (Fb, Whatsapp, Instagram). Penso che al quartier generale di Twitter faranno un quadretto con questo cinguettio di Zuckerberg

- elezioni amministrative, risultato di facile lettura. Il centrodestra vince il Calabria, il centrosinistra in tre grandi città. La Lega non ne esce benissimo, visto che i candidati scelti da Salvini hanno un po' tentennato. In attesa di sapere cosa accadrà a Roma, abbiamo un'unica certezza: il M5S, a parte Napoli, ha preso una scoppola mica da niente.

Le due città amministrate negli ultimi cinque anni hanno rigettato il progetto grillino, e non è cosa da poco

- invece di parlare delle elezioni, sarebbe il caso di cominciare a guardare al dato dell'affluenza. Metà Paese se ne frega delle urne. Se si continua così, muore la democrazia. Occhio...

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